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Annotazioni uUu Lettera S9.

(A) Figlinolo in Cnsfo Jesù dato du quella dolce madre Moria.

Veggasi intorno a ciò il «lettosi nelle note alla lettera precedente.

’ (*) 0 amorS inestimabile, ec. Questo passo nell’ aulica impressione d’Aldo era sì storpiato e guasto, che il suo diritto e sincero sentimento non vi si potea ravvisare. Sì dunque si leggea. « 0 amore inestimabile, se l’uomo l’avesse avuto in prigione, si basterebbe a questa dolce scuola, figliuoli miei, perocché questo affetto ed amore \i menerà e farà la vita «. La impressione del Farri cel dà in parte piti guasto e senza senso, ed in parte variata, con giunta non scarsa di parole. Noi l’abbiamo dato corretto col fare due voci di quella di prigione, interponendovi la virgola, sicché venga a dirsi, in pregio, ne si ec. Si è pur anche cangiata la parola vita in guida, sembrando ciò richiedersi a formare legittimo senso. Non avendosi questa lettera in alcun testo- a penna, non s’è potuto correggere con esemplare sicuro., .

(C) Spogliato fu del diletto della divina essenzia. Cioè senza por inente alle del;/ie e consolazioni, che polea trarre dalla considerazione «Ielle grandezze e perfezioni dell’ essere divino.

(D) Il dipoi che fili partita da voi. Quattro volte per quanto si può arguire dalla sua leggenda, e da "queste Epistole s partì dalla santa il beato Raimondo per fare lungo indugio lontano da lei:■ cioè quando con lettera della santa n’ andò a favellare con Gio.

Acuto condottiere di soldatesche; quando da Fiorentini fu inviato ad Avignone, prevenendo l’andata della santa; allorché òlla il mandò a Roma a trattare con Gregorio XI d’alcuni affari; ed in ultimo partendo egli di l\oma, ove lasciò questa vergine per audarnein Francia.

Dopo alcuna di queste divisioni fu scritta la lettera, ina non saprei già determinarmi di quale d’esse ella lavelli.

(Zi) Mi die’ sè medesimo. Fu la santa assai volte favorita dal Signore-, datosele a vedere, come vedesi nella sua vita. La Madre santissima più volte pure degnò visitarla, come pure diversi beati del cielo, Ira quali furono gli apostoli l\iolo e Giovanili, il suo patriarca s. Domenico, s. I omaso l’Angelico, s. Maria Maddalena, cd altri forse de quali min fa ella menzione.

(/j K per compire in me la consolazione diernmi V abitazione ili Cristo in terra ec. Ecco uno de’non pochi luoghi di queste lettere che oscuri presentassi. Nè vorremo, almeno sempre, accagionarne r imperizia degli ammannensi e degli editon; si riconosce la sublimità delle cose che Dio rivelava alla saftta, ad esprimer le (piali ella in più luoghi confessa di non aver lingua bastevole. Questa ragione reca ella medesima nella sua leggenda, (.iò valga a discolpa di chi procurò questa impressione,

di chi distese queste annotazioni!


perché ha giudicato per lo migliore lasciar quoto e simili