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telletto, amando e desiderando quello che l'occhio dell’intelletto ha veduto, e però subito leva l'affetto e l'amore suo, nell'amore di Cristo crocifisso, il quale amore trova nel sangue come detto è: allora l'anima s'annega in esso sangue, cioè che annega ed uccide ogni sua perversa voluntà sensitiva, la quale ribella spesso al suo Creatore, ed ogni amore proprio di sè medesimo gitta fuore di sè, e vestesi dell'eterna voluntà di Dio: la quale voluntà l'anima ha gustata e trovata nel sangue; perocché il sangue gli rappresenta, che Dio non vuole altro che la sua santificazione, che se egli avesse voluto altro, non arebbe Dio datoci il Verbo dell’unigenito suo figliolo; e però vede bene che ciò che Dio permette in questa vita all’uomo, non permette per altro fine: ogni cosa che ha essere vede che procede da Dio, e però niuna cosa che addiviene, nè di tribolazioni, nè tentazioni, nò ingiurie, nè strazj, nè villanie, nè di veruna altra cosa che addivenire gli potesse, non si può, nè vuole turbare, ma è contenta, ed halle in grande reverenzia, considerando che le vengono da Dio, e date sono a noi per grazia di bene, per amore e non per odio.

Adunque non si può lagnare, nè de’ lagnarsi, perchè si lagnerebbe del suo bene proprio, la qual cosa non è costume dell’ anima vestita della dolce voluntà di Dio di lagnarsi di veruna cosa che addivenire gli potesse, se non solo della offesa di Dio, di questo si duole e de’ dolere, perchè vede che è contra alla sua voluntà, e però il peccato è degno d’odio, perchè non è da Dio, e però non è niente; ogni altra cosa che in sè ha essere è da Dio, e però l’anima innamorata di Cristo l ama, ed ha in reverenzia: questa anima non vede sè per sè, ma vede sè per Dio, e Dio per Dio, inquanto è somma ed eterna bontà, degno d’essere amato, cd il prossimo per Dio e non per propria utilità. Questa non elegge il tempo, nò stato a suo modo, nè fatica, nè consolazione, ma secondo che piace alla divina bontà riceve con affetto d’amore;