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02 A Monaci eli Cervaja* ed a F. Giovanni «li Bindo, Nicolò «li Gliida, ed altri suoi in Cristo figliuoli «le’ frati di Monte Olivcto presso Siena (i).

I. Del fuoco d’amore che si trae dal sangue di Gesù Cristo; e per quai ragioni volesse il medesimo Cristo, che dopo morte gli fosse aperto il costato; onde passa a spiegare tre sorti di battesimo datici dal medesimo Cristo.

II* Quanto dobbiamo essere solleciti in servirci del battesimo del sangue o del fuoco per purificare 1’ anima dai peccati; dimostrando quanto amore, e quai doni dello Spinto Santo acquisti 1’ anima dalla considerazione del divino amore; quanto odio disè medesimo; e quanto operi perfettamente; onde esorta i detti monaci a servirsi di questo fuoco d’ amore, particolarmente per resistere alle molestie e turbazioni di mente, che ci da il demonio per farci cadere: e dimostra come tutte queste si vincono con una vera fiducia e speranza nella misericordia di Dio. , 111. Come essendo in tenebre, dobbiamo conservare la buona volontà, per la qaale nessun pensiero cattivo ci viene imputato a peccato, ma più tosto acquistiamo maggior grazia, e cresciamo in virtù.

Al nome di Jesù Cristo crocifisso

di Maria dolce.


I. voi, dilettissimi e carissimi fratelli in Cristo Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’servi di lesu Cristo, scrivo e confortovi nel prezioso sangue suo, il quale sangue fu sparlo con tanto fuoco d’amore, clic