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274 _, inferno con tutte le malizie loro non vi potranno partire da sì dolce amore ed unione. Adunque io voglio, poiché è di tanta fortezza cd è di tanta necessità, che voi non vi ristiate mai di crescere legna al fuoco del santo desiderio, cioè legna del cognoscimento di voi medesimi; perocché queste sono quelle legna che notricano il fuoco della divina carità, la quale carità s’ acquista nel cognoscimento e nella inestimabile carità di Dio, ed allora s’unisce l’anima col prossimo suo; e quanto più dà della materia al fuoco, cioè legna di. cognoscimento di sè, tanto cresce il caldo dell’amore di Cristo e del prossimo suo. Adunque state nascosi nel cognoscimento di voi, e non state fuore di voi, acciocché Malatasca non /vi., pigli (B) con lo molte illusioni e cogitazioni l’uno contra.l’altro, e questo farebbe per tollervi l’unione della divina carità; e però io voglio e -vi comando (C), che 1* uno sia subietto all’altro, e l’uno portatore de’difetti dell’altro; imparando dalla prima dolce Verità, che volse essere il più minimo, ed umilmente portò tutte le nostre iniquitadi e difetti: così voglio che facciate voi, figliuoli carissimi, amatevi, amatevi, amatevi insieme, e godete, ed esultate, perocché il tempo della state ne viene.

II. Perocché il primo d’aprile (D) la notte più singularmente Dio aperse i secreti suoi, manifestando le mirabili cose sue sì e per sì fatto modo, che l’anima mia iion pareva che fusse nel corpo, e riceveva tanto diletto e plenitudine che la lingua non è sufficiente a dirlo; spianando e dichiarando a parte sopra il niisterio della persecuzione (E) che ora ha la santa Chiesa, e della rinnovazione ed esaltazione sua (F), la quale die’avere nel tempo avvenire; dicendo che il tempo presente è permesso per renderli lo stato suo, allegando la prima dolce Verità due parole che si contengono nel santo Evangelio, cioè: egli è bisogno che lo scandalo venga nel mondo; e poi soggiunse:. ma guai a colui per cui viene Io scandalo; quasi dicesse