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non se ne curano; onde come pazzi e frenetici fanno.
Oimè, oìmè, aprile 1*occhio del conoscimento, e non aspettate la-forza e la potenzia del sommo Giudice, che altro è il giudice umano, ed altro è il giudice divino dinanzi a lui non si può appellare, nè avere avvocati, nè procuratori, perocché il giudice vero ha fatto suo avvocato la coscienzia, che sè medesima in quella estremità condanna, giudica sè.essere degna della morte. Or giudichianci in questa vita per l’amore di Cristo crocifisso, giudicando noi peccatori, e confessando d’avere offeso Dio: dimandiamo misericordia a lui, ed elli ce la farà, non volendo noi giudicare, nè fare vendetta del prossimo nostro, perocché quella misericordia che io voglio per me, mi conviene donare ad altrui: facendo così, gustarete Dio in verità, permarrete nella via sicura, e sarete veri tramezzalori tra voi e Dio, e nell’ultimo riceverete l’eterna visione di Dio. E però considerando me, ed avendo compassione all’ anime vostre, non volendo che stiate più in tante tenebre, mi son mossa a invitarvi a queste dolci e gloriose nozze, perocché non sete creati, nè fatti per altro fine; e perchè mi. pare, che la via della verità sia chiusa in voi per l’odio che avete, e quella della bugia e del dimonio padre delle bugie, sia molto larga ed aperta in voi, voglio che al tutto esciate di questa via tenebrosa, facendo pace con Dio e col prossimo vostro, e reduciatevi nella via che vi dà vita; e di questo vi prego dalla parte di Cristo crocifisso, che non mi deneghiate questa grazia. Non vi voglio gravare di parole. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Je€Ù dolce, Jesù amore.