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i86 AL PRIORE DE’FRATI DI MONT’ OLIVETO PRESSO A SIENA (A).

i f I. L’esorta ad essere buon pastore de’suoi sadditi, mostrando come ciò non può farsi senza la carità, e questa ottenersi salendo l’arbore della croce, cioè con la memoria della passione e del sangue di Gesù Cristo sparso per noi, e gli raccomanda due pecorelle cli

gli mandava colla presente da vestirsi l’abito di qnell’ Ordine.


Al nome di Jesà Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I ^dilettissimo e carissimo padre, per -riverenzia di quello santissimo sacramento e fratello in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi quello pastore buono e virile, che pasciate e governiate con sollicitudine perfetta le pecorelle a voi commesse, imparando dal dolce maestro della verità, che ha posta la vita per noi pecorelle, che eravamo fuore della via della grazia. E vero, dolcissimo fratello in Cristo dolce Jesù, che questo non potete fare senza Iddio, e Iddio non potiamo avere nella terra; ma un dolce rimedio ci veggo, che essendo con cuore basso e piccolo, voglio che facciate