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ALL’ABBATE MAGGIORE DELL’ ORDINE DI MONTE OLIVETO NEL CONTADO DI SIENA (A).

1. Della virtù della carità e condizioni di essa.

If. Dell’umiltà sua nutrice, mostrando come questa, col lume della fede e col couoscimeuto di sè stesso, s’augumenta, e col conosciménto della divina bontà, ed amore di Cnsto nostro redentore Terso di noi; che tutte l’altre virtù sono cong nule alla carità, con che esorta l’abbate a vestirsi di questa virtù, che specialmente conviene a chi ha da governare anime, e Pesorta in particolare a rallegraci per lo intorno imminente di frate P alla sua obedicnza, dalla quale s’ era partito.

  • lUilcr» 72» Al nome di Jesù Cristo croci/isso e di Maria dolce.

I. viìarissirao padre in Cristo dolce Jesù. lo Catarina, serva e schiava de’servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi in perfettissima carità, la quale carità non cerca le cose sue. Ella è libera e non è serva della propria sensualità, è larga, che dilata d cuore nell’amore di Dio e dilezione del prossimo suo, e però sa portare e sopportare i difetti delle creature per amore del Creatore: ella è pietosa e non crudele, perchè ha tolto da sè quello che fa l’uomo crudele, cioè l’amore prò-