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179 . come stretti d’amore ci debba destare. Or videsi mai tanta necessità, quanta oggi vediamo nella santa Chiesa, di vedere i figliuoli notncati al petto suo essersi levati, e fare contra a lei e contra al padre con tanta miseria, cioè Cristo in terra papa Urbano VI, vero sommo pontefice, ed hanno eletto l’antipapa^ dimonio incarnato egli e chi ’l seguila: ben ci debbe stregnere il* debito di sovvenire al padre nostro in questa necessità, al quale dimanda benignamente e con grande umilità l’ajutorio de’servi di "Dio, volendoli dal lato a sè: noi doviamo rispondere, consumati nella fornace della carità, e non ritrarre addietro, ma andare innanzi con una verità schietta, che mai non sia contaminata per veruno piacere umano, con uno cuore virile intrare in questo campo della battaglia, con vera e cordiale umiltà. Rispondete adunque al sommo pontefice Urbano \ I, il quale con grande umilità vi chiama (.A), non non per le nostre giustizie o virtù, ma per la bontà di Dio ed umiltà sua; e però io vi prego per l’amore di Jesù Cristo crocifisso, che voi prontamente compiate la volontà di Dio e sua. Or m’avvedrò se voi sarete amatori di Dio e della reformazione di santa Chiesa, e se voi non raguardarete alle proprie consolazioni.
Son certa, che se voi averete consumato l’amore proprio in questa fornace, voi non curarele d’abbandonare la cella e le vostre consolazioni, ma pigliarele la cella del cognoscimento di voi, e con essa verrete a ponere la vita se bisognerà per la verità dolce, altrimenti no. E però vi dissi, ch’io desideravo di vedere consumato ogni amore proprio di voi nella fornace della* divina carità. Escano fuore i servi di Dio, e vengano ad annunciare e sostenere per la verità che ora è il tempo loro. Venite e non indugiatè, conferma disposizione di volere attendere solo all’ onore di Dio e bene della santa Chiesa, e per questo ponere la vita se bisognerà. Non dico più qui: permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.
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