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con impelo si leva, e tra
fu ara il coltello dell’odio d’essa sensualità, e dell’amore.delle vere e reali virtù, e con esso 1 uccide. ,.
II. Morto questo tutti gli altri rimangono sconfìtti, die neuno il può offendere, se egli non vuole. Con questo lume vede chi è quello che 1’ ha sovvenuto e« campato dalla morte, è ridottolo a vita: vede che è d fuoco della divina carità;. perocché Dio per amore die’la’virtù e potenzia all’anima, che con la forza della ragione salisse in su la sedia della coscienzia, e con la sapienza del \ erbo che egli le fece participare, desse la sentenzia che la sensualità fosse morta; la volontà che participa la clemenzia dello Spirito Santo, e la dolce volontà di Dio col coltello sopraddetto, e con la mano del libero arbitrio l’uccida, vedendo che Dio è il suo remedio, sovvenitore ed aitatore, cresce l’anima in questa casa del cognoscimento di sè in uno lume della verità,* ed in uno fuoco inestimabile, ineffabile ed incomprensibile, che arde e consuma ciò che fusse nella casa contra la ragione, consumando nella fornace della carità di Dio e del prossimo l’acqua dell’amorè proprio spirituale e temporale, intanto che veruna cosa cerca l’affelto dell’anime, se non Cristo crocifìsso, volendolo seguitare perla via delle pene a modo di Dio e non a modo suo; libero, libero si lassa guidare alla dolce volontà di Dio.
III. Allorari nemici noi possono offendere; elli bene data licenzia dal giusto Signore che percolano alla porla, e questo permeile egli, perchè più sia sollicila la guardia a non dormire nel letto della negligenzia; ma prudentemente vegghi: ed anco per provare se questa casa
forte o no, acciocché 11011 trovandosi forte, abbi materia di fortificarsi, e col lume vedere chi la-fa forte e perseverante; e poiché l’Iia veduto, con granile suUioilmline da stringa a sé. Quale è quella cosa clic cL fa forti e ’perseveranti? È l’orazione umile e continua folla nella casa del cognoscimento di sè e della bontà di Dio in sè, facendola f’uure di questa casa,