voi nol saprete: questo suona umile, dicendo, se mi sarà aperto io entrerò e ragioneremo insieme; ma egli si mette il vestimento dell’umiltà, acciocchè gli sia credulo bene. È gloriosa dunque questa virtù, con la quale la superbia s’ammantella. Costui ha fatto in questa lettera verso la vostra santità, secondo che io n’ho compreso, come fa il dimonio nell’anima, quando spesse volte, sotto colore di virtù e di compassione, gli gitta il veleno, e specialmente con servi di Dio usa questa arte; perocchè vede, che puramente col vizio egli non gli potrebbe ingannare: così mi pare che faccia questo dimonio incarnato, il quale ha scritto a voi con calore di compassione con forma santa; cioè parendo che ella venga da uomo santo e giusto, ed ella viene dagl’iniqui uomini e consiglieri del dimonio, stroppiatori del ben comune della congregazione cristiana e della riformazione della santa Chiesa, amatori d’amore proprio, cercando solamente i beni loro particolari; ma tosto padre ve ne potrete dischiarare se ella è venuta da quello giusto uomo, o no; e parmi secondo l’onore di Dio il dobbiate cercare: quanto io non reputo per quello che io ne possa vedere o comprendere, e non mi si rappresenta al suono delle parole suo servo di Dio, ma fittivamente mi pare fatta; ma a me non pare che sapesse bene l’arte colui che la fece. Dovevasi dunque ponere alla scuola, e parmi che egli abbia saputo meno che un bambolo: vedete dunque, santissimo padre, che egli v’ha posto innanzi quella parte che cognosco più debole nell’uomo, e singolarmente in coloro che sono molto teneri e compassionevoli d’amore carnale, e teneri del corpo loro, perocchè questi cotali tengono più cara la vita che tutti gli altri, e però ve l’ha posto per lo primo vocabolo; ma io spero per la bontà di Dio, che voi attenderete più all’onore suo ed alla salute delle vostre pecorelle, che a voi medesimo, siccome pastore buono che debba ponere la vita per le pecorelle sue. Parmi dunque, che questo velenoso uomo, da una parte commenda l’avvenimento vostro, dicendo