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pontefice posto in cuore di partirsi d’Avignone, e venirne a Roma senza ridurre il pensiero ad effetto, distoltone da’ cardinali e dai suoi famigliari, s’osservò nell’annotazioni alla prima ed alla terza di queste lettere. Il male che nacque di questa tardanza, fu la perdita dello Stato della Chiesa, e la guerra che surse colla republica di Firenze; giacchè di tutti questi mali tengono continuo accagionati dalla santa i ministri, che governavano nell’assenza dei pontefici.

(E) Tutta impallidita. Roma per la lontananza de’ pontefici erasi ridotta a stato oltremodo miserabile. Iacent domus, scriveva il Petrarca (Lib. 7. Ep. de reb. senil., epist. 1.) labant moenia, tempia ruunt, sacra pereunt, calcantur leges, justitia vim patitur", e appresso: Lateranum fiumi jacet, et ecclesiarum mater omnium, tecto carens, et vento patet et pluviis, et Petri ac Pauli sanctissimae domus tremunt, et apostolorum; quae nunc aedes fuerat, jam ruina est, informisque lapidum acervus, lapideis quoque pectoribus suspiria extorquens.