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non dico convertitori, ma divoratori, e tutto è per l’amore proprio che hanno a sè medesimi; del quale nasce superbia, cupidità ed avarizia ed immundizia del corpo e della mente loro. Veggono li lupi infernali portare li sudditi loro, noti pare che se ne curino; tanta è la cura che hanno presa in acquistare diletti e delizie, loda e piaceri del mondo, e tutto procede dall’amore proprio di sè medesimo: perocchè, se egli amasse sè per Dio, e non sè per sè, egli attenderebbe solo all’onore di Dio e non al suo, ed all’utilità del prossimo e non all’utilità propria sensitiva. Oimè, babbo mio dolce, procurate ed attendete sopra costoro; cercate i buoni uomini e virtuosi, ed a loro date la cura delle pecorelle; perocchè questi cotali saranno agnelli e non lupi, che notricheranno il corpo mistico della santa Chiesa: unde a noi sarà utilità, ed a voi sarà grande pace e consolazione, ed ajuterannovi a portare le grandi fatiche che io so che voi avete. Farmi che stiate, benigno padre mio, siccome sta l’agnello nel mezzo de’ lupi; ma confortatevi e non temete, perocchè la providenza e l’ajutorio di Dio sarà sempre sopra di voi: non mirate, perchè vedeste apparire le cose molto contrarie, e che l’ajuto umano ci venga meno, e che quelli che ci debbano ajutare, più ci manchino, facendo contra di voi, non temete; ma più vi confidate e non alienate, nè impedite il vostro dolce e santo desiderio, ma più s’accenda l’uno dì che l’altro. Su, padre, mandate in effetto il proponimento E che avete fatto dell’avvenimento vostro e del sauto passaggio, al quale vedete F che l’infedeli v’invitano, venendo a più possa a tollervi il vostro. Su a dare la vita per Cristo: or abbiamo noi altro che uno corpo? perchè non dar la vita mille volte se bisogna in onor di Dio ed in salute delle creature? Così fece egli, e voi, vicario suo, dovete fare l’offizio suo. Questo è usanza, che rimanendo il vicario, seguiti le vestigie e li modi del Signore suo. Adunque venite, venite, e non tardate più, acciocchè tosto poniate il campo sopra