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2$0 conviene mangiare, e in su la mensa della santissima croce, cioè con tua pena, e con crociato desiderio, e con vigilie, e con orazione, e con ogni esercizio che tu puoi, e senza negligenzia: e sappi che tu non puoi avere desiderio della salute dell* anime, che tu non l’abbi della santa Chiesa, perchè ella è il corpo universale di tutte le creature che partieipano il lume della santa fede, e non possono avere vita, se non sono obbedienti alla Sposa mia; e però tu debbi desiderare di vedere li prossimi cristiani e gl’infedéli, ed ogni creatura che ha in sè ragione, che si paschinò in questo giardino sotto il giogo della santa obbedienzia, vestili del lume della fede viva, cioè con sante e buone operazioni, perocché fede senza operar è morta. Questo è quello desiderio e fame generale di questo universale corpo, ma ora, ti dico e voglio, che tu cresca fame e desiderio, e dispongati di ponere la vita se bisogna, in particolare nel corpo mistico della santa Chiesa, per riformazione della Sposa mia; perocché, essendo reformata, seguita l’utilità di tutto quanlo il mondo: come? perocché con la tenebre, ed ignoranzia, ed amore proprio, ed immondizie, e con enfiata superbia ha generato, e genera tenebre, e morte nell’anime de’sudditi; onde io invito te e gli altri servi miei, che v’affatichiate in desiderio, in vigilie ed in orazioni, ed in ogni altro esercizio, secondo i’ attitudine che io do a voi, perocché io ti dico, che a me è tanto piacevole questa fatica e servizio che si fa a lei, che non tanto cli
sia rimunerata ne’ servi miei, che hanno dritta e santa intenzione, ma anco sarà remunerala nelli servi del mondo, i quali spesse volle per amor proprio di loro la servono, ed anco lai volta per revcreuzia della Chiesa sanla. Onde, io ti dico, che non sarà niuno che con reverenziii la serva (tanto l’ho per bene) che non sia remunerato, c dicoti clic non vedrà morte eternale, siccome m coloro clic offendono e diservono la Sposa ima con poca revcreuzia, io 11011 lascierò impunita quella of-