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2 I 5 AD A.NGELO DA IllCASOLI VESCOVO DI FIORENZA (J).

I. Lo stimola a volersi desiare dalla negligenza cou.

hnoo pasture, spoglidodoii d’ojjn. amor proprio e timor servile, ad esempio degli antichi prelati, e vestirai della rtra carità, umiltà, ed altre virtù.


Jf Dimostra i danni dell’auor proprio, siugolarmente Dei prelati.

III. Lo prega a volerle fare un elemosina p»*r il monastero di s. Agnese, trovandosi in multa Decessila a cagione delle guerre.

Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

voi, reverendissimo e carissimo padre iu Cristo Jesù. Io Catarina, serva e schiava di Dio, e vostra, e di tulli li servi di Dio, scrivo, e contortovi nel prezioso sangue sparto con tanto ardentissimo amore per noi, e bene che presunzione sia, voi mi perdonerete, e porretelo all’amore ed al desiderio che io, misera, miserabile, ho della salute vostra e d’ ogni creatura, ma singularrnente di \oì che sete padre di molle pecorelle. E però vi prego dolcissimamente che vi destiate e leviate dal sonno della negligenzia, imparando dal dolce Maestro della \erilà che ha posto la vita, come pastore vero perle pecorelle, che volontariamente udiranno la voce sua, cioè coloro che saranno osser-