Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
213 |
Annotazioni alla Lettera 31.
..,!
(./) Il titolo latino apposto a questa lettera nell’impression il Aldo, e alcune voci adatto latine, che qna e là. s’incontrano, ponno far credere, che per avventura sia stata essa da qualcnno voltala dal-1 Y originale volgare in latino, e1 poscia per alti; ricondotta oi.ll* italiano.
Questo vescovo eletto di Castello, fatte tutte le ragioni, sembra potersi aflerraare che sia Angelo Corunro, uobile veneto, eletto vescovo di Castello nel 1378 in circa, e durato in quella dignità sino al (385, nel quale ebbe la Chiesa di Calcide o.Dìegroponte, e poscia in titolo la patriarcale di Costantinopoli, e nel i^o5 I» porpora cardinalizia dal papa Innocenzo A II, cui anche succedette l’anno appresso nel pontiGcato col nome di Gregorio XII.
Castello poi era il nome di uno de’ sei quartieri di Venezia’;
Arrigo Contari’ii fu il primo a esser diiiominato vescovo d, Castello, mentre i suoi antecessori si intitolavano vescovi d’OlivoIa, che era il nome di una delle molte isole, onde e formata quella stupenda città.
L’Ugbelli ed il Baluzio pongono di questi tempi sulla sede di Venezia, o Castello, Giovanni de’Placentmi; e trovasi in una iscrizione nella Chiesa de Serti di essa città che nna cappella vi fosse consacrata da Giovanni de’ Piacentini. Ala egli nou trovasi nella serie de’vescosi dipìnti nel palazzo patriarcale. Si potrebbe conciliare questa diversità, ammettendo che anche il Piacentini messe la dignità di vescovo di Castello, ma ricevuta dall’antipapa, al quale è certo che ai attenne, e ne fu anche creato cardinale come si rileva dalla vita di Clemente VII presso il Muratoti Ber. Italie, tom. 3, part. 2.
I Veneziani stettero per Urbano, ma la guerra grande che avevano allora coi Genovesi li avrà forse impediti dal badare alle usurpazioni del vescovo scismatico.
(B) Il dolce Dio eterno si diletta di poche parole* Di ciò favella la sauta nel dialogo in cui rapporta il dettole da Dio intorno a questo.
(C) Nuovamente Dio v ha messo in questo giardino della santa Ecclesia. Cioè dell auno stesso 1379, in cui è scntta la lettera, onde non fu eletto l’anno 1386, come «uole I’ Ughelli, essendo già a quell’ora morta la santa di sei anni.
(D\ Con molti donzelli, nè con grossi cavalli. Si duole la santa m molte lettere delle spese soverchie che faceansi dagli ecclesiastici ue’ molli donzelli, cioè dire servi, e ne’ grossi cavalli. L’uso antico degli ecclesiastici era d’adoperare a loro servigi uoircavalli, ma mole, avendo quelli troppo del guerriero, e perciò riputavansi uou lauto propr) a persone di Chiesa. D’Urbano VI. un suo fami-