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Annotazioni alla Lettera 33.
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^ ^, ’ì’v i-/ sf. ■ .’ o (’iutfR ’.. ? jl y;... Iijf. t ) t (A) L’arcivescovo d’Olranto, dettp nelle anMche impressioni, giusta il favellare di quei tempi, di Tronto o di Olronto, a cui è diretta questa lettera, fu se mal non m’appongo, Jacopo d’Itri, ch’è piccolo luogo della contea di Fondi nella provincia di Campagna nel reame di Napoli Egli fu prima vescovo d* Ischia, e del 135^ fu avanzato alla Ch iesa di Martorano ancor essa nel reame di Napoli, e da questa passò alParcivescovato d’Olranto del 1363, e stando a’ Napoli col cardinale Egidio l’anno 1367, trovasi aver fatto eloquente discorso in presenza della reina, in coi deplorò le molte sceleratezze che correano impunite per quel reame. Urbano V, del i3)o, il fece visitatore apostolico de’ monisterj dell’ Ordine di s. Basilio ne’ reami delle due Sicilie, e nel 1376’a’18 di gennajo fu eletto a patriarca titolare di Costantinopoli da Gregorio XI, lasciandogli tuttora raccomandata la Chiesa d’Olranto. Fu egli de’primi a far riverenza ad Urbano VI, essendo in molla slima nella corte romana pe’ suoi melili e per la sua dignità, Ma, qual si fosse la cagione, ritiralosi ad Anagni coi Francesi, ivi pubblicò la protesta di questi contro la validità della elezione di Urbano; e passato a Fondi con loro si tenne poi sempre per Clemente, dal quale fu fatto cardinale, e lasciato insieme col Cardinal Leonardo GifFone legati di lui in Italia. Arrivato a Napoli Carlo di Dnrazzo, i due legali dell’anlipapa furono messi in prigione: e il Ciacconio narra che nmendue ripudiarono lo scisma; ma il Maimbourg vuole che Jaeopo vi sia persistilo, e morto miseramente; e i Clemeutisti lo proposero come martire del loro partito.
(/) Ebbi grande letizia delle buone novelle che ci mandaste dell’avvenimento di Cristo in terra, e del cominciainento ec. Assai volle si è accennata, ed allrove pure s’accennerà 1’ollima disposizione, in cui fu sempre il pontefice Gregorio XI, sì in ordine al rimettere in Roma la sedia apostolica, e si intorno alla sagra spedizione contra degli in fedeli.
(C) Per le cose che sono poi avvenute. Queste furono la ribellione di (|uasi tutto lo Slato della Chiesa e la guerra colla repub«dica di birenze.
(D) Io hq inteso che’/, maestro dell’ Ordin nostro. Il maestro generale de! sagro Ordine «le’Predioatori era di quelli anni frate Elia «la Tolosa, il qu;de era stato eletto l’anno 13Ó7, succedendo nel1’ ufficio a Fra Simone. promosso al vescovato di Nantes in Brettagna da Urbano V. Che «li quello favelli la santa,
non del1’altro prnovasi chiaro, poiché la lettera presente fu scritta ai tempi «li Gr«!gorio XI, e lop«t la seconda promozione «le’cardinali, .he cailde nel finire dell’anno 137fi, come si ha dalla prima delle lettere iudimzata n questo pontefice in cui favellasi di questo