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ALL’ARCIVESCOVO D’OTRANTO (A).

«H ’ 1 /.. ’ i / \ I f’ f.■. ■ ’ » 1 ^ 0 ’ I. Del lume ebe é necessario all’ anima per conoscere la divina bontà "e sego.re la via di Gesù Cristo, privandosi d’ogni amor proprio e timor servile; dal che prende occasione d’esortarlo ad esser buon pastore per mezzo di questo lume, e mostrargli come nessuno de’ nostri nemici deve esserci ci’ impedimento,a seguire la sopraddetta via, nè può esserlo, se noi con la volontà non consentiamo.

II. DcH’aiiito che dobbiamo cercare dalla croce di Gesù Cristo e ■. ! ’...

come in essa acquistiamo fortezza contro i nemici..

III. Lo"*prega’ a procurar la salute dell’ anima, come vero pastore senza timore, ed adoperarsi in ajuto di santa Chiesa, pregando il papa a sollecitare il santo passaggio.

IV. Ed a voler provvedere l’Ordine suo d’un buon vicario, e siu* f golannente nella persona di messere Stefauo della Cumba.

V. Gli offerisce l’ajuto di Fra Raimondo per li bisogni di santa Chiesa. 1.. * . N *. H, ’ .

I « Al nome di fesà Cristo crocifisso e di Maria dólce.

r ’ " ’ I. voi, dilettissimo e reverendo padre in Cristo Jesù.’,Io, vostra indegna figliuola Catarina, serva e schiava de’servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prer zioso sangue suo, con desiderio di vedervi pastore buono e fedele a Cristo Jesù, col lume

conoscimento della sua bontà. Sapete che colui che va col lume di notte non "offende, così l’anima che ò alluminata di Dio, non può offendere; perocché apre l’occhio del conoscimento e della ragione, e raguarda clic via tenue