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i8o mercennajo o no, cioè che ella ami per proprio diletto, e non la indebiliscono le creature con le molte persecuzioni, ingiurie, strazj e rimproveri, scherni e villanie, ma molto maggiormente la fanno levare da ogm amore dcll

creature fuora del Creatore, e fannoia provare nella virtù della pazienzia. Adunque niuno è che la *po.ssa. indebilire, se non quando l’uomo vuole, separando sè dalla;sua fortezza: in qualunque stato l’uomo si sia, che nò stato, nè tempo ci toglie Dio, perocché egli-non è.accettatore degli stati, nò de’luoghi," riè!de’temjpi, ma solo del santo e vero, desiderio.


Adunque voglio che voi.siate una colonna forte, ferma e stabile,, fortificandovi nelle jvere e reali virtù nel conoscimento di voi, acciocché pienamente potiate adoperare nella santa*Chiesa quello, perchè voi sete posto, che se noi faceste, vi sarebbe molto richiesto da Dio; e quanta confusióne sarebbe neH’ultima estremità della morte, dinanzi al sommo giudice, al cui occhio.ninno si può nascondere, perocché il minimo pensiero del cuore, gli è manifesto..0 carissimo padre, non dormiamo più, ora che siamo nel tempo della vigilia, ma con affocato desiderio conosciamo noi, e la grande bontà di Dio in noi, acciocché, come veri lavoratori, lavoriamo nel giardino della santa Chiesa, ognuno secondo che gli è dato a lavorare per onore di Dio e salute dell’aninie, e riformazione della santa Chiesa, e per accrescimento della verità di papa Urbano VI, vero sommo pontefice con* una ’vera rumiltà e pazienzia, riputandoci degni della pena e fatica, e indegni del frutto che seguita dopo la pena, anneghiamo la propria perversa voluntà noi, sangue di Cristo crocifisso, e seguitiamo, la dolce dottrina sua. Altro non vi dico: permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce..Icsù’ amore.’, j, t ♦ * * ■ 4:.

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