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i44 A PIETRO CARDINALE DI LUNA (A).
... 5 ; ’ ’ ’ ) ^ I. Lo prega ad essere amatore della verità, mostrando come questa s’arrivi a conoscere nel sangue di Jesù Cliato col lume della santa fede. , li. Dell’amore della verità e suoi effetti. .
III. Deplora la carestia che ha la Chiesa di buoni ministratorì della verità, e l’amor proprio di molti, per Io quale non arrivano a conoscerla ed amarla, e come nel luogo dove ella si trovava, gli stessi religiosi annunziavano la bugia, ed erano causa di molte eresie.
IV. Lo stimola a pregare il papa che voglia attendere alla riforma di santa Chiesa in verità, e particolarmente provvedendola di buon pastori, e punire le colpe, i, V. L’anima a portare con pazienzia le mormorazioni, e prevalersi dell’ajuto de’ servi di Dio per promuovere la verità.
Al nome di Jesi4 Cristo crocifisso e di Maria dolce.
’ ’ ‘. ) I. M^everendissimo e carissimo padre in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo con desiderio di vedervi amatore dolce della verità, la quale verità ci libera; perocché veruno è che possa fare contra alla verità; ma questa verità non pare che si possa avere perfettamente se l* uomo non la conosce; perocché non conoscendola, non Y ama, e non amandola, non trova in sè, nè seguita questa verità. Adunque ci bisogna il lume della santissima fede, il qual