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quitadi e le miserie del mondo de' molti difetti che si commettono, li quali tornano in vituperio del nome di Dio, e però voi, come affamato dell’onore suo e della salute del prossimo, adoperate ciò -che voi» potete per rimediare a tanta iniquità. Son certa, che essendo.voi" nel legame dolce della carità, voi userete la legazione vostra, la quale avete ricevuta. dal «vicario di Cristo per lo modo che detto è; ma senza il primo legame della carità,t questo non potete usare nò farlo per quello modo che’dovete, e però vi prego che vi stuellate d’avere in voi questo amore, e legatevi con Cristo crocifisso, e con, vere e reali virtù, seguitate le sue vestigie; e col prossimo vi legale per fatto d’amore.

  • ILf Ma io" voglio che noi peusiàmo, carissimo padre/ che se T animo J nostro non è spogliato d’ogni amore proprio, ò piacere; di sè e del mondo, non può mai pervenire a questo vero e perfetto amore, e legame’ di carità, perocché è contrario Tulio, amore all’ altro, e tanto è: contrario/ che l’amore proprio ti separa da Dio’1 e dal prossimo, e quello ti unisce: questo ti dà morte e quello vita: questo

tenebre é quello lume!


questo guerra e quello pace: questo ti stringe il cuore che /non vi «capi, nè tu nè’1 prossimo, e la divina carità il dilarga, ricevendo ? in sè amici» e nemici, e ogni creatura rclie ha in sè ragione, (perocché s’è vestito deH’afFeUo di Cristo, e però seguita lui. L’amore proprio è miserabile, e partesi dalla giustizia, e commette le ingiustizie, cd ha uno timore servile cliei non gli lassa tare giustamente quello che debbe, o per lusinghe ò per.timore idi. non perdere lo stato suo. Questa è’ quella perversa servitudine e timore che condusse Pilato ad uccidere Cristo; onde questi cotali non fanno giustizia, ma ingiustizia, e non vivono giustamente, nè virtuosamente; e: con alletto di divino amore, ma ingiustamente e. viziosamente con amore proprio tene-, broso. Questo cotale dunque amore, voglio che sia al tutto tolto da voi, e siate fondato in vera e perfetta carità, amando Dio per Dio, in quanto egli è degno