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Al) URBANO VI. (J) I I. DesìJera di vedere nel pontefice la pradentia ed tl lume della verità ebe possa ben governare la Chiesa.

II. Discorre della rispost i data dal prefetto agli ambasciatori romani, e come il papa debba contenersi in tale affare.

IH. Prega il papa a voler rimedijre ad alcuni disordini.

ZUctUt:* 22., Al nome di Jesà Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. tantissimo e dolcissimo padre in Cristo dolce Jesti. Io Catarina, indegna e miserabile figliuola, scrivo a voi con grande desiderio di vedere in voi una prudenzia con uno lume dolce di verità per sì fatto modo, che io vi vegga seguitare il glorioso santo Gregorio, e con tanta prudenzia vi vegga governare la santa Chiesa e le pecorelle vostre, che già mai non bisogni stornare veruna cosa la quale sia ordinata, e fatta dalla V. S., eziandio la minima parola; acciocché nel cospetto di Dio e degli uomini sempre apparisca una fermezza fondala in verità; siccome debba fare il vero santo pon-, teOce. Di questo prego la inestimabile carità di Dio ci e ne vesta l’anima vostra; perocché mi pare, che il lume e la prudenzia siano a noi di grandissima necessità, specialmente alla S. V., ed a qualunque-altro fosse nel luogo vostro, massimamente alli tempi che corrono oggi; perchè io so che avete desiderio di troCaterina da Siena, Opere. T. III. 9