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79 di Dio, ed il desiderio de’servi suoi. Oimè, oimè, babbo mio dolcissimo, perdonate alla mia presunzione di quello ch’io vi ho dello, e dico: son costretta dalla dolce prima verità di dirlo: la volontà sua, padre, è questa, e così vi dimanda. Egli dimanda che facciate giustizia dell* abbondanzia delle molte iniquità che si commettono per coloro che si notricano e pascono nel giardino della santa Chiesa, dicendo che l’animale non si debba nutricare del cibo degli uomini; poiché esso v’ha data l’autorità, e voi l’avete presa, dovete usare la virtù e potenzia vostra, e non volendola usare, meglio sarebbe a refulare quello che è preso (B); più onore di Dio e salute dell’anima vostra sarebbe.

II. L’altra si è, che la volontà sua è questa, e così vi dimanda; e.li vuole che vi pacifichiate con tutta la Toscana, con cui avete briga, traendo di tutti quanti li vostri iniqui figliuoli che hanno ribellato a voi, quello che se ne può trarre, tirando quanto si può senza guerra, ma con punizione, secondo che die’fare il padre al figliuolo quando 1’ ha offeso: anzi addimanda la dolce bontà di Dio a voi che piena autoritate dale a coloro che vi dimandano di fare i fatti del passaggio santo (C), che è quella cosa che pare impossibile a voi e possibile alla dolce bontà di Dio, che ha ordinalo e vuole che sia così; guardate quanto avete cara la vita, che non cu commettiate negligenzia, nè lenele a beffe le operazioni dello Spirito Santo che sono addimandate a voi che’l potete fare. Se voi volete giustizia, la potete fare, pace potrete avere traendone fuora le perverse pompe e delizie del mondo, conservando solo l’onore di Dio, il debito della santa Chiesa; autorità, di darla a coloro che ve la dimandano, anco l’avete; adunque poiché non dete povero, ma ricco, che portate in mano le chiavi del cielo, a cui voi aprite è aperto, e a cui voi serrate è serrato, non facendolo ricevereste reprensione da Dio. Io, se fossi in voi. temerei che’l divino giudicio non venisse sopra di me, e però vi preigo dolcissimamente da parte