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A GREGORIO XI.


I. Procura di rimuovere il papa dal pensiero della guerra, ed indurlo alla pace, mostrandoli i danni di quella e l’utilità di questa.

II. Dei disordini del Cristianesimo, ed in particolare degli ecclesiastici e de' ministri di santa Chiesa.

Lettera 12.

Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.


I. Santissimo e dolcissimo padre in Cristo Jesù. Io, vostra indegna e miserabile figliuola Catarina, serva e schiava dei servi di Jesù Cristo, scrivo alla vostra santità nel prezioso sangue suo con desiderio, che io ho lungo tempo desiderato di vedervi portinajo virile e senza veruno timore; portinajo sete del cellajo di Dio, cioè del sangue dell’unigenito suo Figliuolo, la cui vece rappresentate in terra, e per altre mani non si può avere il sangue di Cristo se non per le vostre: voi pascete e nutricate li fedeli cristiani: voi sete quella madre, che alle mammelle della divina carità ci nutricate, perocchè non ci date sangue senza fuoco, nè fuoco senza sangue, perocché il sangue fu sparto con un fuoco d'amore. O governatore nostro, io dico che ho lungo tempo desiderato di vedervi uomo virile e senza veruno timore, imparando dal dolce ed innamorato verbo, che virilmente corre all’obbrobriosa morte della san-