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quella di Bologna si riducesse entro a’ segni, ond’era trascorsa1; nè la repubblica di Firenze volle tosto rimettersi ne’ termini del diritto con abbracciare la pace. Non per tuttociò può dirsi, che la santa con false rivelazioni traesse in inganno il pontefice; sì perchè nè qui favella, come di cosa scoperta a lei dal cielo, e solamente ne accenna la speranza, che a buon diritto poteasi concepire; come perchè in tutto non egli si attenne alle esortazioni e richieste di questa santa vergine con dare di subito mano alla riforma di santa Chiesa, col provvederla singolarmente di buoni ministri, e col porre alcun freno alla dissoluta licenza degli ecclesiastici, di che ella in altre sue lettere fe’ di poi più volte querela.
(D) Senza la potenzia vostra non si può fare. Ninna delle Crociate, come altrove si avvertirà, fu bandita e messa in effetto, senza l’autorità del vicario di Cristo2.
(E) Che tosto per lo suo onore vi veda mettere il piè fuora dell’uscio. I desiderj della santa non andarono vuoti d’effetto, poichè indi a poco il pontefice, nulla ostante le premurose istanze fattegli incontrario dai re di Francia e di Castiglia, da più cardinali, dai congiunti e dallo stesso genitore3, che tuttora viveva (non già dalla madre, come ha scritto l’autore della vita di Gregorio, che già molto prima era morta ) senza por mente a’ pericoli, di cui facevansi tante minacce, s’attenne al consiglio di santa Caterina4; e ripose la sedia apostolica nel luogo dovutole, ch’è la città di Roma. L’autore citato il tutto rapporta in queste parole: Sæpius enim per collegium, parentes, et regem Franciæ dissuasum est ei, diversis, et arduis impedimentis objectis. Que omnia forti animo superavit, adeo ut matri prostrata (forse dee leggersi patri prostrato) ad limen aula, quando recessit, nudo pectore, cum maximo ululatu dicenti: Fili, quo pergis? nunquam ulterius te videbo: corpore tamen trans passum non calcato diceret, scriptum esse, super aspidem, et basiliscum ambulabis5. 11 più degli autori, che per opera ha scritto de’ fatti di quel secolo6, o per incidenza abbia favellato di questo avvenimento, reca la gloria di questo ritorno all’industria ed efficacia di santa Caterina7; nè fà di mestieri allegarli tutti, essendo il fatto assai conto, e da queste lettere è facile il divisarlo8. Tra pochi che ne recherò, sia il primo ua francese, che viveva a quei tempi, cioè Giovanni Froissard nella sua istoria, che degli affari di Francia dall’anno 1326 conduce in fino al 1400. Questi dunqne, secondo che contasi dal Ciaccone, asserisce non avervi avuta macchina più efficace a smuovere il pon-