Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/80

acrescimento d’esultazione della mia bontá, perché meglio si cognosce la luce per la tenebre, e la tenebre per la luce. Si che lo’ sará pena la visione de’ beati e con pena aspettano l’ultimo di del giudicio, perché se ne vegono seguitare acrescimento di pena.

E cosi sará; però che in quella voce terribile quando sará detto a loro : «Surgite, mortiti; venite ad iudicium», tornará l’anima col corpo. E ne’ giusti sará glorificato, e ne’ dannati sará crociato eternalmente. E grande vergogna e rimproverio ricevaranno nell’aspetto della mia Veritá e di tutti e’beati. E1 vermine della coscienzia alora rodará il midollo dell’arbore, cioè l’anima, e la corteccia di fuore, cioè il corpo.

Rimproverato lo’ sará el Sangue che per loro fu pagato, e l’uòpare della misericordia, le quali Io feci a loro col mezzo del mio Figliuolo, spirituali e temporali, e quello che es,si dovevano fare nel prossimo loro, si come si contiene nel santo Evangelio. Ripresi saranno della crudeltá che essi hanno avuta verso el prossimo, della superbia e dell’amore proprio, della immondizia e avarizia loro.

Vedendo la misericordia che da me hanno ricevuta, rinfrescará duramente la loro riprensione. Nel ponto della morte la riceve solamente l’anima; ma nel giudicio generale la riceverá insiememente l’anima e ’l corpo, perché ’l corpo è stato compagno e strumento dell’anima a fare il bene e il male, secondo che è piaciuto alla propria volontá.

Ogni operazione buona e gattiva è fatta col mezzo del corpo ; e però giustamente, figliuola mia, è renduto a’miei eletti gloria e bene infinito col corpo loro glorificato, remunerandoli delle loro fadighe che per me insiememente con l’anima portò. E cosi agl’ iniqui sará renduta pena eternale col mezzo del corpo loro, perché fu strumento del male.

Rinfrescarasse lo’la pena e cresciará, riavendo el corpo loro, nell’aspetto del mio Figliuolo. La miserabile sensualitá con la immondizia sua riceverá riprensione in vedere la natura sua, cioè l’umanitá di Cristo, unita con la puritá della Deitá mia; vedendo levata questa massa d’Adam, natura vostra, sopra tutti