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di particolare proprietá. L’Olschki (A proposito di un documento per la storia della tip. napol. nel sec. xv, in La bibliofilia, 3, 1901-02) non accetta l’ipotesi del Giustiniani perché, egli dice, confrontando le note bibliografiche del Dibdin alle due edizioni (n. 47 e 48 del cat. della Cassano-Serra nella Iohn Rylands library di Manchester) vi si trovano differenze. Un esempi, del De Dacia è nella Riccardiana di Firenze; un altro era posseduto dal bibliofilo napoletano Francesco Antonio Casella.

Tammaro de Marinis {Per la storia della tip. napol., Napoli, 15 maggio 1901) fu il primo a pubblicare un contratto da lui rinvenuto nell’Arch. notarile di Napoli, nel quale figurano Giovanni Stanigamer di Landsberg e Werner Raptor di Marburg come tipografi in Napoli. L’ed. firmata «Raptor» è cosi descritta dal Reichling {Appendices ad Hainii-Copingeri Repert. bibliogr., additiones et emendationes , fase. 11, p. 27, Monachi 1905-11): Libro della diuina doctrina... [Neapoli] Wernerus Raptor de Hassia, 1478, 28 apr. In 4 0 ; carat. rom. ff. 118 non num., né segn.; 2 coll.; 42 1 .; s. lett. iniz. Il colofono: Anno MCCCCLXXVLLL die vero vicesima octaua niensis aprilis conpositum per discretum Vuernerum Raptor de Almania alta de Hassea de terra che chiama «In dein gulden Troghe». E soggiunge, «Werneri Raptoris, typographi antea prorsus ignoti, primus mentionem fecit Tamarus de Marinisi). Si conoscono due esemplari di questa ed., l’uno nella Nazionale di Napoli, l’altro nella Universitaria di Genova.

Il quarto è Conradus Bonebach (Copinger, n, 1503; Proctor, An index to thè early printed books in thè Brit. Mus. n. 6723): Libro dela divina doctrina revuellata... In f.°, senza front.; carat. rom.; s. segn. né numer.; s. 1 . (Neapoli) 1478, apr.; ff. 119; 2 coll.; 40-42 1 . Il colofono: «Impressavi per discretum Conradum Bonebach de Almania alta de Hassea terra che chiama «In devi gulden Troghe». Un esempi, nel British Museum; un altro, posseduto da Carlo Negroni (cfr. Il bibliofilo, an. vi, n. 4), appartenne giá ai Medici, come dallo stemma miniato nella 2 a carta.

Il De Marinis e il Dziatzko (in Beitráge zur Kenntnis des SchriftBuch-und Bibliothekswesens herausgegeben, vi, 13-23) ritengono unica ed. quella sottoscritta dai quattro sopra nominati, e che le copie, divise fra gli operai, sarebbero state messe in commercio con nomi diversi. Una supposizione presso a poco simile fa il Walters {A descriptive cat. of thè books printed in thè ip th century, Baltimore, 1906).