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LE STAMPE

Quella che è reputata edizione principe fu impressa a Bologna circa il 1472, e dai piú recenti e insigni bibliografi dei paleotipi (Hain-Copinger, 4689; Copinger, 11, 2, p. 253; Pellechet, 3389; Proctor, 6521, Reichling, fase, iv, p. 177) viene attribuita a Baldassarre Azzoguidi, il quale, pel primo, introdusse ed esercitò nella sua cittá natale l’arte tipografica. Egli stampò, senza nome, luogo ed anno, il Libro de la diuína providentia composto in uolgare da la seraphica uergene sancta Chatherina da Siena... Segue Lettera ne laquale se contene el transito de la beata Chaterina da Siena scripse Barducio de Pero Canigani (Barduccio Banigiani) a sor Chaterina da Perobon (Pieroboni) nel monasterio de Sancto Piero amonticellí a presso a Fiorenza. L’Azzoguidi stampò in Bologna dal 1471 al 1481. Si conoscono 17 opere impresse da lui col nome, luogo ed anno; altre 6, senza n. 1. a., gli sono attribuite; e fra queste ultime, oltre il predetto Libro , anche le Revelazioni di santa Caterina da Bologna, c. 1475. Il Fossi ( Cat. codd. saec. XVimpressorum qui in pubi. Bibl. Magliab e chiana Fior, adservantur , Firenze, 1793-94) avverte che in queste due stampe i caratteri tipografici sono gli stessi. Due bibliografi bolognesi P. A. Orlandi ( Origini e progressi della stampa, Bologna, 1722) e L. Frati ( Opere della bibliografia bolognese, Bologna, 1888-89) non citano l’ed. Azzoguidi. Lo Zambrini ( Opere volgari a stampa de’ sec. XIIIe XIV, Bologna, 1884) ne tocca appena, dicendola «quasi irreperibile». Ve ne sono, invece, esemplari: 1 nella Bibl. universitaria di Bologna; 1 nella Comunale di Siena; 1 nella Palatina della Nazionale di Firenze; 1 nella Magliabechiana; 1 nella Bibl. Landau; 2 nella Vaticana; 1 nella Casanatense di Roma; 2 nella Nazionale di Parigi; 3 nel British Museum; 1 nella Walters’ library a Baltimore.