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II

I CODICI

i

CODICE SENESE T. II. 9

PRESO A FONDAMENTO DI QUESTA EDIZIONE.

Membr., sec. xiv, mm. 260 x 190, cc. 148 e due guardie

bianche, una in principio e l’altra in fine, sulle quali è impresso

il bollo «Biblioteca pubblica di Siena». Sul verso della prima vi

sono cinque righe abrase, di cui appena si distinguono una o

due parole; 43 righe per faccia; a c. io b la scrittura si divide

in due coll, e va cosi sino all’ultimo del codice. Il quale fino a

c. 137 contiene il Libro della divina dottrina , comunemente detto

Dialogo di santa Caterina. Le ultime undici cc. contengono altri

scritti. A c. 137 termina il Libro della divina dottrina con queste

parole: «Qui finisce el libro facto et compilato per la venerandis ©

sima vergine fidelissima serva et sposa di Yhux crocifixo Caterina da Siena de l’abito di sancto Domenico socto gli anni Domini mccclxxviii del mese d’octobre. Amen. «Prega Dio per lo tuo inutile fratello. Amen» (in grosse maiuscole gotiche, rosse e nere).

Legatura del sec. xvn in assi e pelle con fermagli e puntali di bronzo; fregi a freddo e dorati nella costola e sui piatti, dov’è, pure in oro, uno scudo nobiliare, vuoto.

Non vi è la tav. dei capitoli, come in altri codici dello stesso Libro, ma comincia il testo alla prima carta. Nel margine superiore, in rosso, di scrittura gotica italiana simile a quella del testo, è la seguente invocazione: «Al nome di Yhux crocifixo e di Maria dolce». Segue: «Questo libro fece la venerabile Caterina da Siena mantellata di sancto Domenico». Poi, sempre in rosso, ma con scrittura semigotica, questa didascalia: «Liber