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pure uomo a satisfare, che se egli avesse pur in alcuna cosa satisfatto, non .satisfaceva altro che per sé e non per J’altre creature che hanno in loro ragione (benché di questa colpa né per sé né per altrui poteva egli satisfare, perché la colpa era fatta contra me che so’ infinita bontá) ; volendo Io pure restituire l’uomo, el quale era indebilito, mandai el Verbo del mio Figliuolo vestito di questa medesima natura che voi, massa corrotta d’Adam, acciò che sostenesse pena in quella natura medesima che aveva offeso e, sostenendo sopra del corpo suo infino all’obrobriosa morte della croce, placasse l’ira mia.

E cosi satisfeci alla mia giustizia e saziai la divina mia misericordia, la quale misericordia volse satisfare alla colpa de l’uomo e disponerlo a quel bene per lo quale Io l’avevo creato. Si che la natura umana, unita con la natura divina, fu sufficiente a satisfare per tutta l’umana generazione, non solo per la pena che sostenne nella natura finita, cioè della massa d’Adam, ma per la virtú della deitá eterna, natura divina infinita. Unita l’una natura nell’altra, ricevetti e accettai el sacrifizio del sangue dell’unigenito mio Figliuolo, intriso e impastato con la natura divina col fuoco della divina caritá, la quale fu quello legame che ’l tenne confitto e chiavellato in croce.

Or per questo modo fu sufficiente a satisfare la colpa la natura umana : solo per virtú della natura divina. Per questo modo fu tolta la marcia del peccato d’Adam, e rimase solo el segno, cioè inchinamento al peccato e ogni difetto corporale. Si come la margine che rimane quando l’uomo è guarito della piaga, cosi la colpa d’Adam la quale menò marcia mortale. Venuto el grande medico dell’unigenito mio Figliuolo, curò questo infermo beiendo la medicina amara, la quale l’uomo bere non poteva perché era molto indebilito. Egli fece come la baglia che piglia la medicina in persona del figliuolo, perché ella è grande e forte, e il fanciullo non è forte a potere portare l’amaritudine. Si che egli fu baglia, portando con la grandezza e fortezza della Deitá, unita con la natura vostra, l’amara medicina della penosa morte della croce per sanare e dare vita a voi, fanciulli indebiliti per la colpa.