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spegnerete l’odio che avete nel cuore verso di chi vi fa ingiuria. Misurate le ingiurie che fate a me e al prossimo vostro con quelle che sonno fatte a voi, e trovarrete che, a rispetto di quelle che fate a me e a loro, le vostre non sonno cavelle. Voi vedete bene che, stando nell’odio, voi fate ingiuria a me, perché trapassate il comandamento mio, e fate ingiuria a lui, privandovi della dilezione della caritá. E giá v’ è stato comandato che voi amiate me sopra ogni cosa e’1 prossimo come voi medesimi. Non vi fu messa chiosa veruna, che vi fusse detto: — Se egli vi fa ingiuria, non l’amate : — no ; ma libero e schietto, perché fu dato a voi dalla mia Veritá, che con schiettezza l’osservò e fece. Con questa schiettezza il dovete osservare voi, e, se non l’osservate, fate danno a voi e ingiuria all’ingiuria vostra, privandola della vita della grazia.
Tollete, dunque, tollete la chiave dell’obbedienzia col lume della fede; non andate piú con tanta ciechitá né freddo; ma con fuoco d’amore tenete questa obbedienzia, acciò che, insiememente con gli osservatori della legge, gustiate vita eterna.
CAPITOLO CLVII
Di quelli e’ quali pongono tanto amore all’obbedienzia che non rimangono contenti della obbedienzia generale de’ comandamenti, ma pigliano l’obbedienzia particuláre.
—Alcuni sonno, dilettissima figliuola mia, che tanto crescerá in loro el dolce e amoroso fuoco d’amore verso questa obbedienzia; e, perché fuoco d’amore non è .senza odio della propria sensualitá, crescendo el fuoco, cresce l’odio; unde, per odio e per amore, non si chiamano contenti all’obbedienzia generale de’comandamenti della legge (a’quali, come detto è, tutti séte tenuti e obligati d’obbedire, se volete avere la vita: se non che, avareste la morte), ma pigliano la particulare, cioè l’obbedienzia particulare che va dietro alla grande perfezione, unde si fanno osservatori de’consigli attualmente e mentalmente.
Voglionsi questi cotali, per odio di loro e per uccidere in
