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le vestigie loro. Essi sonno come pietre preziose, e cosi stanno nel cospetto mio, perdi’ Io ho ricevuto le fadighe loro e il lume che essi gittarono e missero con l’odore della virtú nel corpo mistico della santa Chiesa. E però gli ho collocati nella vita durabile in grandissima dignitá, e ricevono beatitudine e gloria nella mia visione, perché dièro esemplo d’onesta e santa vita e con lume ministráro el Lume del corpo e del sangue dell’unigenito mio Figliuolo e tutti gli altri sacramenti. E però sonno molto singularmente amati da me, si per la dignitá nella quale Io gli ho po.sti, che sonno miei unti e ministri, e si perché il tesoro che Io lor missi nelle mani non l’hanno sotterrato per negligenzia e ignoranzia: anco l’hanno riconosciuto da me, e esercitatolo con sollicitudine e profonda umilitá, con vere e reali virtú. E perché Io in salute dell’anime gli avevo posti in tanta eccellenzia, non si ristavano mai, si come pastori buoni, di rimettere le pecorelle nell’ovile della santa Chiesa. Unde essi per affetto d’amore e fame dell’anime si mettevano alla morte per trarle delle mani delle dimonia.

Eglino infermavano, cioè facendosi infermi con quegli che erano infermi; cioè che spesse volte per non confóndare loro di disperazione, e per dar lo’piú larghezza di manifestare la loro infermitá, davano vista, dicendo : — Io so’ infermo con teco insieme.— Essi piangevano co’piangenti e godevano co’godenti, e cosi dolcemente sapevano dare a ciascuno el cibo suo : i buoni conservando, e godendo delle loro virtú, perché non si rodevano per invidia, ma erano dilatati nella larghezza della caritá del prossimo e de’sudditi loro; e quegli che erano defettuosi traevano del difetto, facendosi defettuosi e infermi con loro insieme (come detto è), con vera e santa compassione, e con la correzione e penitenzia de’difetti loro commessi, facendo eglino per caritá la penitenzia con loro insieme. Cioè che, per l’amore che essi avevano, portavano maggiore pena essi che la davano, che coloro che la ricevevano. E alcuna volta erano di quelli che attualmente la facevano, e spezialmente quando avessero veduto che al subdito fusse paruto molto malagevole. Unde per quello atto la malagevolezza lo’tornava in dolcezza.