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in santo timore, ed e’cuori erano uniti. Unde Io voglio che tu sappi che per neuna cosa è venuta tanta tenebre e divisione nel mondo tra secolari e religiosi, cherici e pastori della santa Chiesa, se non solo perché il lume della giustizia è mancato ed è venuta la tenebre della ingiustizia.

Neuno stato si può conservare nella legge civile e nella legge divina in stato di grazia senza la santa giustizia, però che colui che non è corretto e non corregge fa come il membro che è cominciato a infracidare, che, se’l gattivo medico vi pone subbitamente l’unguento .solamente e non incuoce la piaga, tutto il corpo imputridisce e corrompe. Cosi el prelato, o altri signori che hanno subditi, vedendo il membro del subdito loro essere infracidato per la puzza del peccato mortale, se esso vi pone solo l’unguento della lusinga senza la reprensione, non guarisce mai, ma guastará l’altre membra, che gli sonno d’intorno legate in uno medesimo corpo, cioè a uno medesimo pastore. Ma se elli sará vero e buono medico di quelle anime, si come erano questi gloriosi pastori, egli non dará unguento senza fuoco della reprensione. E se il membro fusse pure obstinato nel suo mal fare, el tagliará dalla congregazione, acciò che non imputridisca gli altri con la puzza del peccato mortale.

Ma essi non fanno oggi cosi : anco fanno vista di non vedere. E sai tu perché? perché la radice dell’amore proprio vive in loro, unde essi traggono il perverso timore servile; però che, per timore di non perder lo stato o le cose temporali o prelazione, non correggono ; ma e’ fanno come aciecati, e però non cognoscono in che modo si conserva lo stato. Che se essi vedessero come egli si conserva per la santa giustizia, la manterrebbero. Ma perché essi sonno privati del lume, noi cognoscono; ma, credendolo conservare con la ingiustizia, non riprendono e’difetti de’sudditi loro; ma ingannati sonno dalla propria passione sensitiva e dall’appetito della signoria o della prelazione.

E anco non correggono, perché essi sonno in quelli medesimi difetti o maggiori. Sentonsi compresi nella colpa, e però perdono l’ardire e la sicurtá; e, legati dal timore servile, famio