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privati della dignitá del Sangue. Questo legame è suggellato col suggello della tenebre, però che essi non cognoscono in quanti inconvenienti e miserie essi sonno caduti e fanno cadere altrui, e però non si correggono, perché non el cognoscono, ma come aciecati si gloriano della loro destruzione dell’anima e del corpo.

O carissima figliuola, duolti inestimabilmente di vedere tanta ciechitá e miseria in coloro che sono lavati nel Sangue come tu, e nutricatisi e allevatisi d’esso Sangue al petto della santa Chiesa; e ora, come ribelli, per timore e sotto colore di correggere e’difetti de’ministri miei (de’quali Io ho vetato ch’io non voglio che siano toccati da loro), si si sonno partiti da questo petto. Unde terrore ti debba venire, a te e agli altri servi miei, quando odi ricordare questo cosi fatto miserabile legame. La lingua tua non sarebbe sufficiente a potere narrare quanto m’è abominevole: e peggio è che col mantello del difetto de’ministri miei si vogliono amantellare e ricoprire i difetti loro; e non pensano che con neuno mantello si possono riparare all’occhio mio ch’Io noi vegga. Potrebbesi bene nascondere all’occhio della creatura, ma none a me, che non tanto che sieno nascoste a me le cose presenti, ma neuna cosa a me è nascosa, Io v’amai e vi cognobbi prima che voi fuste.

E questa è una delle cagioni ch’e’miserabili uomini del mondo non si correggono, perché in veritá col lume della fede viva non credono ch’Io li vegga. Però che, se essi credessero in veritá che Io veggo e’ difetti loro, e che ogni difetto è punito, come ogni bene è remunerato, si come in un altro luogo ti dissi, non farebbero tanto male, ma correggerebbesi di quello che hanno fatto e dimandarebbero umilemente la misericordia mia. E Io, col mezzo del sangue del mio Figliuolo, lo’ farei misericordia. Ma essi sono come obstinati e riprovatisi dalla mia bontá per li difetti loro, e caduti nell’ultima ruina, per li loro difetti, d’essere privati del lume, e come ciechi sono fatti persecutori del Sangue. La quale persecuzione non debba essere fatta per alcuno difetto che si vedesse ne’ministri del Sangue.