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nella Veritá eterna con l’occhio dell’ intellettp suo, avendo cognosciuta la veritá, s’era innamorato della veritá, e diceva:

— O .somma ed eterna bontá di Dio, e chi so’ io, miserabile, che tu, sommo ed eterno Padre, hai manifestata a me la veritá tua e gli occulti inganni del dimonio; e lo’nganno del proprio sentimento, che io e gli altri potiamo ricevere in questa vita della perregrinazione, acciò che io non sia ingannata né dal dimonio né da me medesima? Chi t’ha mosso? L’amore. Però che tu m’amasti senza essere amato da me. O fuoco d’amore, grazia, grazia sia a te, Padre eterno. Io, imperfetta, piena di tenebre; e tu, perfetto e luce, hai mostrato a me la perfezione e la via lucida della dottrina dell’unigenito tuo Figliuolo. Io ero morta, e tu m’hai risuscitata; io era inferma,, e tu m’hai data la medicina: e non tanto la medicina del Sangue che tu desti allo ’nfermo dell’umana generazione col mezzo del tuo Figliuolo, ma tu m’hai data una medicina contra una infermitá occulta, la quale io non cognoscevo, dandomi tu la dottrina che in neuno modo io pos,so giudicare alcuna creatura che abbi in sé ragione, e singularmente verso de’ servi tuoi, de’ quali spesse volte, come cieca e inferma di questa infermitá, sotto spezie e colore dell’onore tuo e salute dell’anime, davo giudicio. E però io ti ringrazio, somma ed eterna bontá, che, nel manifestare la tua veritá e lo inganno del dimonio e la propria passione, m’hai fatto conoscere la infermitá mia. Unde io t’adimando per grazia e misericordia che oggi posto termine e fine che io mai non esca della dottrina tua, data a me dalla tua bontá e a chiunque la vorrá seguitare, però che senza te neuna cosa è fatta.

A te dunque ricorro e rifugo, Padre eterno, e non te l’adimando per me sola, Padre, ma per tutto quanto el mondo, e singularmente per lo corpo mistico della santa Chiesa : che questa veritá e dottrina riluca ne’ministri tuoi, data da te, Veritá eterna, a me miserabile. Ed anco t’adimando spezialmente per tutti coloro e’ quali m’hai dati che io ami di singulare amore, e’quali hai fatti una cosa con meco; però die essi saranno el mio refrigerio per gloria e loda del nome tuo, vedendoli còrrire per questa dolce e dritta via schietti e morti ad ogni