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erano senza tre, né tre senza due; e cosi è. Tu sai che i comandamenti della Legge stanno solamente in due, e senza questi due neuno se ne osserva: cioè d’amare me sopra ogni cosa, e il prossimo come te medesima. Questo è il principio e mezzo e fine de’comandamenti della Legge.

Questi due non possono essere congregati nel nome mio senza tre, cioè senza la congregazione delle tre potenzie dell’anima, cioè la memoria, lo’ntelletto e la volontá; si che la memoria ritenga i benefizi miei, e la mia bontá in sé ; e l’intelletto raguardi nell’amore ineffabile, il quale Io ho mostrato a voi col mezzo dell’unigenito mio Figliuolo, el quale ho posto per obietto all’occhio dell’ intelletto vostro, acciò che in lui raguardi el fuoco della mia caritá; e la volontá alora sia congregata in loro, amando e desiderando me, che so’suo fine.

Come queste tre virtú e potenzie dell’anima sonno congregate, Io so’nel mezzo di loro per grazia. E perché alora l’uomo si truova pieno della caritá mia e del prossimo suo, subbito si truova la compagnia delle molte e reali virtú. Alora l’apetito dell’anima si dispone ad avere sete. Sete, dico, della virtú, dell’onore di me e salute dell’anime; e ogni altra sete è spenta e morta in loro; e va sicuramente senza alcuno timore servile, salito lo scalone primo dell’affetto. Perché l’affetto, spogliatosi del proprio amore, saghe sopra di sé e sopra le cose transitorie, amandole e tenendole, se egli le vuole tenere, per me e non senza me, cioè con santo e vero timore, e amore della virtú.

Alora si truova salito el secondo scalone, cioè al lume dell’intelletto, el quale si specula nell’amore cordiale di me, in Cristo crocifisso in cui, come mezzo, Io ve l’ho mostrato. Alora truova la pace e la quiete, perché la memoria s’è impita e non è vòtia della mia caritá. Tu sai che la cosa vòtia toccandola bussa, ma quando ella è piena non fa cosi. Cosi, quando è piena la memoria col lume dell’ intelletto, e con l’affetto pieno d’amore, muovelo con tribulazioni o con delizie del mondo, egli non bussa con disordinata allegrezza; e non bussa per iinpazienzia, perché egli è pieno di me che so’ ogni bene.