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molte vere e reali virtú, uniti sonno con meco per amore. E però ti dico che se tu mi dimandassi: — Chi sonno costoro? — Rispondarei — diceva il dolce e amoroso Verbo: — Sonno un altro me, perché hanno perduta e annegata la propria volontá, e vestitisi, unitisi e conformatisi con la mia. — Bene è dunque vero che l’anima s’unisce per affecto d’amore. Si che, volendo piú virilmente cognoscere e seguitare la veritá, levando il desiderio suo, prima per se medesima (considerando che l’anima non può fare vera utilitá di doctrina, d’exemplo e d’orazione al proximo suo se prima non fa utilitá a sé, cioè d’avere e acquistare la virtú in sé) domandava al sommo ed etterno Padre quattro petizioni. La prima era per se medesima; la seconda per la reformazione della sancta Chiesa; la terza generale per tucto quanto il mondo, e singularmente per la pace dei cristiani e’ quali sonno ribelli con molta irreverenzia e persecuzione alla sancta Chiesa. Nella quarta dimandava la divina providenzia che prò vedesse in comune, e in particulare in alcuno caso che era adivenuto.

CAPITOLO II

Come el desiderio di questa anima crebbe, essendole mostrato da Dio
la necessitá del mondo.

Questo desiderio era grande ed era continuo; ma molto maggiormente crebbe essendo mostrato dalla prima Veritá la necessitá del mondo, e in quanta tempesta e offesa di Dio egli era. E intesa aveva ancora una lectera, la quale aveva ricevuta dal padre de l’anima sua, dove egli mostrava pena e dolore intollerabile de l’offesa di Dio e danno de l’anime e persecuzione della sancta Chiesa. Tucto questo l’accendeva il fuoco del sancto desiderio, con dolore de l’offesa e con allegrezza d’una speranza per la quale aspectava che Dio provedesse a tanti mali. E perché nella comunione l’anima pare che piú dolcemente si strenga fra sé e Dio e meglio cognosca la sua veritá (l’anima