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INDICE
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LXXXVIII. — Come sono cinque maniere di lagrime . . . pag. 169
LXXXIX. — De la differenzia d’esse lagrime, discorrendo per
li predecti stati dell’anima.» 170
XC. — Repetizione breve del precedente capitolo. E come el demonio fugge da quelli che sono gionti a le quinte lagrime.
E come le molestie del demonio sono verace via da giognere
a questo stato.» 175
XCI. — Come quelli, che desiderano le lagrime degli occhi e non le possono avere, hanno quelle del fuoco. E per che
cagione Dio sottrae le lagrime corporali.» 177
XCII. — Come li quatro stati di questi predecti cinque stati de le lagrime dánno infinite varietadi di lagrime. E come Dio vuole essere servito con cosa infinita e non con cosa finita» 179
XCIII. — Del fructo de le lagrime degli uomini mondani . .» 181
XCIV. — Come li predecti piangitori mondani sono percossi
da quatro diversi venti.» 184
XCV. — De’ fructi de le seconde e de le terze lagrime ...» 187
XCVI. — Del fructo de le quarte e unitive lagrime ....» 190
XCVII. — Come questa devota anima, ringraziando Dio de la dechiarazione de’ predecti stati de le lagrime, gli fa tre petizioni .» 193
XCVIII. ■— Come el lume de la ragione è necessario ad ogni anima che vuole a Dio in veritá servire. E prima, del lume
generale.» 195
XCIX. — Di quelli e’ quali hanno posto piú el loro desiderio in mortificare el corpo che in uccidere la propria volontá; el quale è uno lume perfecto piú che il generale, ed è
questo el secondo lume.» 198
C. — Del terzo e perféctissimo lume de la ragione. E dell’opere che fa l’anima quando è venuta a esso lume. E d’una bella visione che questa devota anima ebbe una volta, ne la quale si tracta pienamente del modo da venire ad perfecta puritá,
e dove anco si parla del non giudicare.» 199
CI. — Per che modo ricevono l’arra di vita eterna in questa
vita quelli che stanno nel predecto terzo perfectissimo lume» 204
CII. — Per che modo si debba reprendere el proximo, a ciò
che la persona non caggia in falso giudizio.» 206
CHI. —Come, se, pregando per alcuna persona, Dio la manifestasse, nella mente di chi prega, piena di tenebre, non si
debba però giudicare in colpa.» 207
CIV. — Come la penitenzia non si die pigliare per fondamento
né per principale affecto, ma l’affecto e l’amore de le virtú» 209
CV. — Repetizione in somma de le predecte cose, con una
agiunta sopra la reprensione del proximo.» 211