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LXXIII. — Per che modi l’anima si parte da l’amore inper fecto e giogne ad l’amore perfecto dell’amico e filiale . . pag. 139

LXXIV. — De’ segni a’ quali si cognosce che l’anima sia venuta

all’amore perfecto.» 140

LXXV. —Come gl’imperfecti vogliono seguitare solamente el Padre, ma i perfecti seguitano el Figliuolo. E d’una visione che ebbe questa devota anima, ne la quale si narra di diversi baptesmi e d’alcune altre belle e utili cose ....» 141

LXXVI. — Come l’anima, essendo salita el terzo scalone del sancto ponte, cioè pervenuta a la bocca, piglia incontenente l’offizio de la bocca. E come la propria volontá essendo

morta è vero segno che ella v’è gionta.» 144

LXXVII. — De le operazioni de l’anima poi che è salita el

predecto sancto terzo scalone.» 147

LXXVIII. — Del quarto stato, el quale non è però separato dal terzo; e de le operazioni de l’anima che è gionta a questo stato; e come Dio non si parte mai da essa per continuo sentimento .» 149

LXXIX. — Come Dio da’ predecti perfectissimi non si sottrae

per sentimento né per grazia, ma si per unione ....» 153

LXXX. — Come li mondani rendono gloria e loda a Dio, vogliano essi o no.» 156

LXXXI. — Come eziandio li demòni rendono gloria e loda a Dio» 157

LXXXII. — Come l’anima, poi che è passata di questa .vita, vede pienamente la gloria e loda del nome di Dio in ogni creatura. E come in essa è finita la pena del desiderio, ma

non el desiderio .» 158

LXXXIII. — Come, poi che sancto Paulo appostolo fu tracto a vedere la gloria de’ beati, desiderava d’essere sciolto dal corpo; la qual cosa fanno anche quelli che sono giunti al

terzo e al quarto santo stato predecto .» 159

LXXXIV. — Per quali cagioni l’anima desidera d’essere sciolta dal corpo. La quale cosa non potendo essere, non discorda però dalla volontá di Dio; ma piú tosto si gloria in questa

e in ogni altra pena per onore di Dio.» 161

LXXXV. — Come quelli che sono gionti al predecto stato unitivo, sono illuminati nell’occhio dell’intellecto loro di lume sopranaturale infuso per grazia; e come è meglio andare per consiglio de la salute dell’anima ad uno umile con sancta

coscienzia, che a uno superbo licterato.» 163

LXXXVI. — Repetizione utile di molte cose giá decte; e come Dio induce questa devota ánima a pregarlo per ogni creatura

e per la sancta Chiesa.» 166

LXXXVII. — Come questa devota anima fa petizione a Dio

di volere sapere de li stati e fructi de le lagrime ...» 168