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o per amore. Meglio gli era, e meno fadiga, a fare l’obbedienzia per amore che senza amore.

Oh! come è ingannato! E neuno è che lo inganni, se non egli medesimo. Volendo piacersi, egli si dispiace, dispiacendoli le sue operazioni stesse, che fará per l’obbedienzia che gli è posta. Volendo stare in grande dilecto e farsi vita etterna in questa vita, e l’ordine vuole che egli sia perregrino, e continuamente glil dimostra, ché, quando egli s’è posto in uno luogo a sedere, dove vorrebbe stare per piacere e dilecto che egli vi truova, egli è mutato. Nella mutazione ha pena, perché la volontá sua era viva a non volere. E, se egli non obbedisce, e egli è suggecto a convenirli portare la disciplina e fadiga de l’ordine; e cosi sta in continuo tormento.

Vedi dunque che s’inganna: volendo fuggire le pene, cade intro le pene, perché la ciechitá sua non el lassa cognoscere la via della vera obbedienzia, che è una via di veritá, fondata ne l’obbediente Agnello, unigenito mio Figliuolo, che gli tolle la pena. E però va per la via della bugia, credendovi trovare dilecto, e egli vi truova pena e amaritudine. Chi vel guida? L’amore, che egli ha, per la propria passione, al disobbedire. Questi, come stolto, vuole navicare in questo mare tempestoso sopra le braccia sue, fidandosi nel suo misero sapere; e non vuole navigare sopra le braccia de l’ordine e del prelato suo. Questi sta bene nella navicella de l’ordine corporalmente, ma non mentalmente: anco n’è escito per desiderio, non observando l’ordinazioni né i costumi de l’ordine né i tre voti promessi, che egli promisse, nella sua professione, d’observare. Egli sta nel mare della tempesta percosso dai venti molto contrari alla navicella. Sta actaccato solo per li panni, portando l’abito in sul corpo, ma non in cuore.

Questo non è frate, ma uno uomo vestito: uomo in forma, ma in effecto e nel vivere suo è peggio che animale. E non vede egli che piú fadiga gli è a navicare con le sue braccia che con l’altrui? E non vede egli ch’egli sta a pericolo di morte etternale, come il panno si staccasse dalla navicella, che, subbito che fusse staccato col mezzo della morte, non avarebbe