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la temperatura dell’acqua del mare essendo al punto della congelazione.

Lasciata indietro la prima Isola di ghiaccio, cotanto ci avvicinammo a quelle che all’Occidente erano situate, che a nostro bell'agio potemmo esaminarle. Una di queste era di forma quasi quadrata irregolarmente terminata sulla cima, e vuota nel mezzo cosicché imitava le rovine di un diroccato Castello, e l’altra aveva la più straordinaria, e pittoresca figura. Era essa presso a poco quadrata, e nel mezzo v’era aperto un arco così esattamente formato, e proporzionato all’altezza di quel dirupo, che difficilmente sarebbesi potuto fare ad arte più regolare (vedi Tav. 1). Da questo arco continuamente sortiva a larghi flutti l'acqua del mare, che l’ondeggiamento faceva entrare nel cavo del masso da un’apertura scavata nel lato opposto. Le screpolature, che in gran numero vi si vedevano erano tinte di un bellissimo color ceruleo, e la cima terminata da varie punte era coperta di uccelli, che di tratto in tratto partivano per isvolazzare, e posarsi sul mare. Questi uccelli, che appartengono al genere dei Lari, e chiamati Gulls dagli Inglesi1, sono bianchi macchiati di scuro col becco alquanto lungo, e nero, ed il corpo della grossezza di un’anitra. Si trovano spesso nei mari Settentrionali, e particolarmente intorno alle Isole di ghiaccio vivendo dei cadaveri dei grossi pesci. Passate appena le Isole di ghiaccio volgendo gli oc-

  1. Larus canus. Lin.