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66 | il cortegiano |
che la pittura. Ma, oltre alla memoria, sono ancor e la pittura
e la statuaria fatte per ornare, ed in questo la pittura è
molto superiore; la quale se non è tanto diuturna, per dir
così, come la statuaria, è però molto longeva; e tanto che
dura, è assai più vaga. — Rispose allor Joanni Cristoforo:
Credo io veramente che voi parliate contra quello che avete
nell’animo, e ciò tutto fate in grazia del vostro Rafaello; e
forse ancor parvi che la eccellenza che voi conoscete in lui
della pittura sia tanto suprema, che la marmoraria non possa
giungere a quel grado: ma considerate, che questa è laude
d’un artefice, e non dell’arte. — Poi soggiunse: Ed a me par
bene, che l’una e l’altra sia una artificiosa imitazion di natura;
ma non so già come possiate dir che più non sia imitato
il vero, e quello proprio che fa la natura, in una figura
di marmo o di bronzo, nella qual sono le membra tutte tonde,
formate e misurate come la natura le fa, che in una tavola,
nella qual non si vede altro che la superficie, e que’ colori
che ingannano gli occhi: nè mi direte già, che più propinquo
al vero non sia l’essere che ’l parere. Estimo poi, che
la marmoraria sia più difficile, perchè se un error vi vien
fatto, non si può più correggere, chè ’l marmo non si ritacca,
ma bisogna rifar un’altra figura; il che nella pittura
non accade, chè mille volte si può mutare, giungervi e sminuirvi,
migliorandola sempre.
LI. Disse il Conte ridendo: Io non parlo in grazia di Rafaello; nè mi dovete già riputar per tanto ignorante, che non conosca la eccellenza di Michel’Angelo e vostra e degli altri nella marmoraria: ma io parlo dell’arte, e non degli artefici. E voi ben dite vero, che l’una e l’altra è imitazion della natura; ma non è già così, che la pittura appaja, e la statuaria sia. Chè, avvenga che le statue siano tutte tonde come il vivo, e la pittura solamente si veda nella superficie, alle statue mancano molte cose che non mancano alle pitture, e massimamente i lumi e l’ombre: perchè altro lume fa la carne ed altro fa il marmo; e questo naturalmente imita il pittore col chiaro e scuro, più e meno, secondo il bisogno; il che non può far il marmorario. E se ben il pittore non fa la figura tonda, fa que’ muscoli e membri tondeggiati di sorte