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14 | il cortegiano |
non possendo ragionevolmente mancar d’obedirvi, delibero
proporre un gioco, del qual penso dover aver poco biasimo
e men fatica: e questo sarà, che ognun proponga secondo il
parer suo un gioco non più fatto; da poi si eleggerà quello
che parerà esser più degno di celebrarsi in questa compagnia.— E
così dicendo, si rivolse al signor Gaspar Pallavicino,
imponendogli che ’l suo dicesse; il qual subito rispose: A
voi tocca, signora, dir prima il vostro. — Disse la signora
Emilia: Eccovi ch’io l’ho detto; ma voi, signora Duchessa,
comandategli ch’e’ sia obediente. — Allor la signora Duchessa
ridendo, Acciò, disse, che ognuno v’abbia ad obedire,
vi faccio mia locotenente, e vi do tutta la mia autorità.
VII. Gran cosa è pur, rispose il signor Gaspar, che sempre alle donne sia licito aver questa esenzione di fatiche, e certo ragion saria volerne in ogni modo intender la cagione; ma per non esser io quello che dia principio a disobedire, lascierò questo ad un altro tempo, e dirò quello che mi tocca; — e cominciò: A_me pare, che gli animi nostri, sì come nel resto, così ancor nell’amare siano di giudicio diversi: e perciò spesso interviene, che quello che all’uno è gratissimo, all’altro sia odiosissimo; ma con tutto questo, sempre però si concordano in aver ciascuno carissima la cosa amata; talmente che spesso la troppo affezion degli amanti di modo inganna il lor giudicio, che estiman quella persona che amano esser sola al mondo ornata d’ogni eccellente virtù, e senza difetto alcuno; ma perchè la natura umana non ammette queste così compite perfezioni, nè si trova persona a cui qualche cosa non manchi, non si può dire che questi tali non s’ingannino, e che lo amante non divenga cieco circa la cosa amata. Vorrei adunque che questa sera il gioco nostro fosse, che ciascun dicesse di che virtù precipuamente vorrebbe che fosse ornata quella persona ch’egli ama; e, poichè così è necessario che tutti abbiano qualche macchia, qual vizio ancor vorrebbe che in essa fosse: per veder chi saprà ritrovar più lodevoli ed utili virtù, e più escusabili vizii, e meno a chi ama nocivi ed a chi è amato.— Avendo così detto il signor Gaspar, fece segno la signora Emilia a