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quanto agli accidenti; rispondo, che questi accidenti bisogna che consistano o nel corpo o nell’animo: se nel corpo, per esser l’uomo più robusto, più agile, più leggiero, o più tolerante di fatiche, dico che questo è argomento di pochissima perfezione, perchè tra gli uomini medesimi quelli che hanno queste qualità più che gli altri non son per quelle più estimati; e nelle guerre, dove son la maggior parte delle opere laboriose e di forza, i più gagliardi non son però i più pregiati: se nell’animo, dico che tutte le cose che possono intendere gli uomini, le medesime possono intendere ancor le donne; e dove penetra l’intelletto dell’uno, può penetrare eziandio quello dell’altra.

XIII. Quivi avendo il Magnifico Juliano fatto un poco di pausa, soggiunse ridendo: Non sapete voi, che in filosofia si tiene questa proposizione; che quelli che son molli di carne, sono atti della mente? perciò non è dubio, che le donne, per esser più molli di carne, sono ancor più atte della mente, e d’ingegno più accommodato alle speculazioni che gli uomini. — Poi seguitò: Ma, lasciando questo, perchè voi diceste ch’io pigliassi argomento della perfezion dell’un e dell’altro dalle opere, dico, se voi considerate gli effetti della natura, trovarete ch’ella produce le donne tali come sono, non a caso, ma accommodate al fine necessario: chè benchè le faccia del corpo non gagliarde e d’animo placido, con molte altre qualità contrarie a quelle degli uomini, pur le condizioni dell’uno e dell’altro tendono ad un sol fine concernente alla medesima utilità. Chè secondo che per quella debole fievolezza le donne son meno animose, per la medesima sono ancor poi più caute: però le madri nutriscono i figlioli, i padri gli ammaestrano, e con la fortezza acquistano di fuori quello, che esse con la sedulità conservano in casa, che non è minor laude. Se considerate poi l’istorie antiche (benchè gli uomini sempre siano stati parcissimi nello scrivere le laudi delle donne) e le moderne, trovarete che continuamente la virtù è stata tra le donne così come tra gli uomini; e che ancor sonosi trovate di quelle che hanno mosso delle guerre, e conseguitone gloriose vittorie; governato i regni con somma prudenza e giustizia, e fatto tutto quello che s’ab-