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ingiurie da voi così pazientemente come fanno, estimarò da mo inanzi esser vera una parte di quello che ha detto il signor Ottaviano, cioè che esse non si curano che di lor sia detto male in ogni altra cosa, pur che non siano mordute di poca onestà. — Allora una gran parte di quelle donne, ben per averle la signora Duchessa fatto così cenno, si levarono in piedi, e ridendo tutte corsero verso il signor Gasparo, come per dargli delle busse, e farne come le Baccanti d’Orfeo, tuttavia dicendo: Ora vedrete, se ci curiamo che di noi si dica male.

XCVII. Così, tra per le risa, tra per lo levarsi ognun in piedi, parve che ’l sonno, il quale omai occupava gli occhi e l’animo d’alcuni, si partisse; ma il signor Gasparo cominciò a dire: Eccovi, che per non aver ragione voglion valersi della forza, ed a questo modo finire il ragionamento, dandoci, come si suol dire, una licenza bracciesca76. — Allor, non vi verrà fatto, rispose la signora Emilia; che, poichè avete veduto messer Bernardo stanco del lungo ragionare, avete cominciato a dir tanto mal delle donne, con opinione di non aver chi vi contradica; ma noi metteremo in campo un cavalier più fresco, che combatterà con voi, acciò che l’error vostro non sia così lungamente impunito. — Così, rivoltandosi al Magnifico Juliano, il qual fin allora poco parlato avea, disse: Voi sete estimato protettor dell’onor delle donne; però adesso è tempo che dimostriate non aver acquistato questo nome falsamente: e se per lo adietro di tal professione avete mai avuto remunerazione alcuna, ora pensar dovete, reprimendo così acerbo nemico nostro, d’obligarvi molto più tutte le donne, e tanto, che, avvenga che mai non si faccia altro che pagarvi, pur l’obligo debba sempre restar vivo, nè mai si possa finir di pagare.

XCVIII. Allora il Magnifico Juliano, Signora mia, rispose, parmi che voi facciate molto onore al vostro nemico, e pochissimo al vostro difensore; perchè certo insin a qui niuna cosa ha detta il signor Gasparo contra le donne, che messer Bernardo non gli abbia ottimamente risposto; e credo che ognun di noi conosca, che al Cortegiano si convien aver grandissima reverenza alle donne, e che chi è discreto e cor-