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libro secondo. | 161 |
quell’altra che si legò lo spago al dito del piede, e fece creder
al marito proprio non esser dessa? Poichè voi dite che
quelle burle di donne nel Jovan Boccaccio son così ingeniose
e belle.
XCIII. Allora messer Bernardo ridendo, Signori, disse, essendo stato la parte mia solamente disputar delle facezie, io non intendo passar quel termine; e già penso aver detto, perchè a me non paja conveniente morder le donne nè in detti nè in fatti circa l’onestà, e ancor ad esse aver posto regola, che non pungan gli uomini dove lor duole. Dico ben che delle burle e motti che voi, signor Gasparo, allegate, quello che disse Alonso alla signora Boadilla, avvenga che tocchi un poco la onestà, non mi dispiace, perchè è tirato assai da lontano, ed è tanto occulto che si può intendere semplicemente, di modo che esso potea dissimularlo, ed affermare non l’aver detto a quel fine. Un altro ne disse al parer mio disconveniente molto; e questo fu, che passando la Reina davanti la casa pur della signora Boadilla, vide Alonso la porta tutta dipinta con carboni, di quegli animali disonesti che si dipingono per l’osterie in tante forme; ed accostatosi alla Contessa di Castagneto, disse: Eccovi, Signora, le teste delle fiere che ogni giorno ammazza la signora Boadilla alla caccia. — Vedete che questo, avvenga che sia ingeniosa metafora, e ben tolta dai cacciatori, che hanno per gloria aver attaccate alle lor porte molte teste di fiere, pur è scurrile e vergognoso: oltra che non fu risposta; chè il rispondere ha molto più del cortese, perchè par che l’uomo sia provocato; e forza è che sia all’improviso. Ma, tornando a proposito delle burle delle donne, non dico io che faccian bene ad ingannar i mariti, ma dico che alcuni di quegl’inganni che recita Jovan Boccaccio delle donne son belli ed ingeniosi assai, e massimamente quelli che voi proprio avete detti. Ma, secondo me, la burla di Riciardo Minutoli passa il termine, ed è più acerba assai che quella di Beatrice, chè molto più tolse Riciardo Minutoli alla moglie di Filippello, che non tolse Beatrice ad Egano suo marito; perchè Riciardo con quello inganno sforzò colei, e fecela far di sè stessa quello che ella non voleva; e Beatrice