così da un canto che stava un poco sospeso, giudicaì aver
trovata la mia ventura, e subito gli corsi come un famelico
falcone alla preda; e prima domandatogli chi egli era, ed
esso rispostomi, mostrai di conoscerlo, e con molte parole
cominciai ad indurlo a credere che ’l barigello l’andava cercando
per alcune male informazioni che di lui s’erano avute,
e confortarlo che venisse meco insino alla cancellaria, chè
io quivi lo salvarei. Il Frate, pauroso e tutto tremante, parea
che non sapesse che si fare, e dicea dubitar, se si dilungava
da San Celso, d’esser preso. Io pur facendogli buon animo,
gli dissi tanto, che mi montò in groppa; ed allor a me parve
d’aver appien compito il mio disegno: così subito comincia
a rimettere il cavallo per Banchi, il qual andava saltellando, e
e traendo calci. Imaginate or voi, che bella vista facea un
Frate in groppa d’una maschera, col volare del mantello è
scuotere il capo inanzi e ’ndrieto, che sempre parea che andasse
per cadere. Con questo bel spettacolo cominciarono
que’ signori a tirarci ova dalle finestre, poi tutti i banchieri,
e quante persone v’erano; di modo che non con maggior
impeto cadde dal cielo mai la grandine, come da quelle finestre
cadeano l’ova, le quali per la maggior parte sopra di
me venivano; ed io per esser maschera non mi curava, e
pareami che quelle risa fossero tutte per lo Frate e non per
me; e per questo più volte tornai inanzi e ’ndietro per Banchi,
sempre con quella furia alle spalle: benchè il Frate
quasi piangendo mi pregava ch’io lo lasciassi scendere, e
non facessi questa vergogna all’abito; poi di nascosto il ribaldo
si facea dar ova ad alcuni staffieri posti quivi per questo
effetto, e mostrando tenermi stretto per non cadere, me
le schiacciava nel petto, spesso in sul capo, e talor in su la
fronte medesima; tanto ch’io era tutto consumato. In ultimo,
quando ognuno era stanco e di ridere e di tirar ova, mi
saltò di groppa, e calatosi indietro lo scapolaro, mostrò una
gran zazzara, e disse: Messer Bernardo, io son un famiglio
di stalla di San Pietro ad Vincula, e son quello che governa
il vostro muletto, — Allor io non so qual maggiore avessi o
dolore o ira o vergogna; pur, per men male, mi posi a fuggire
verso casa, e la mattina seguente non osava comparere; ma