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vi mostro il capo, vederete che ombra si può aspettar dalle foglie del mio albero. Di sentire il mormorio di quel fonte vivo, forse vi verrà fatto, perch’io fui già converso in un fonte, non d’alcuno degli antichi Dei, ma dal nostro Fra Mariano, e da indi in qua mai non m’è mancata l’acqua. Allor ognun cominciò a ridere, perchè questa piacevolezza, di che messer Bernardo intendeva, essendo intervenuta in Roma alla presenza di Galeotto cardinale di san Pietro in Vincula, a tutti era notissima.

XLV. Cessato il riso, disse la signora Emilia: Lasciate voi adesso il farci ridere con l’operar le facezie, e a noi insegnate come l’abbiamo ad usare, e donde si cavino, e tutto quello che sopra questa materia voi conoscete. E, per non perder più tempo, cominciate omai. – Dubito, disse messer Bernardo, che l’ora sia tarda; ed acció che ’l mio parlar di facezie non sia infaceto e fastidioso, forse buon sarà differirlo insino a domani. — Quivi subito risposero molti, non esser ancor, nè a gran pezza, l’ora consueta di dar fine al ragionare. Allora, rivoltandosi messer Bernardo alla signora Duchessa ed alla signora Emilia, Io non voglio fuggir, disse, questa fatica; bench’io, come soglio maravigliarmi dell’audacia di color che osano cantar alla viola in presenza del nostro Jacomo Sansecondo, così non devrei in presenza d’auditori che molto meglio intendon quello che io ho a dire che io stesso, ragionar delle facezie. Pur, per non dar causa ad alcuno di questi signori di ricusar cosa che imposta loro sia, dirò quanto più brevemente mi sarà possibile ciò che mi occorre circa le cose che movono il riso; il qual tanto a noi è proprio, che per descriver l’uomo, si suol dir che egli è un animal risibile: perchė questo riso solamente negli uomini si vede, ed è quasi sempre testimonio d’una certa ilarità che dentro si sente nell’animo, il qual da natura è tirato al piacere, ed appetisce il riposo e ’l recrearsi; onde veggiamo molte cose dagli uomini ritrovate per questo effetto, come le feste, e tante varie sorti di spettacoli. E perchè noi amiamo que’ che son causa di tal nostra recreazione, usavano i re antichi, i Romani, gli Ateniesi, e molti altri, per acquistar la benivolenza dei popoli, e pascer gli occhi