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libro secondo. 109


ventissimamente, e crescendo ogni dì questo amore per la dimostrazion di correspondenza che faceva il giovane, e non vi essendo modo alcun da potersi parlare insieme, spinta la donna da troppo passione scoperse il suo desiderio ad un’altra donna, per mezzo della quale sperava qualche commoditả. Questa nè di nobilità nè di bellezza non era punto inferior alla prima; onde intervenne che sentendo ragionare così affettuosamente di questo giovane, il qual essa mai non aveva veduto, e conoscendo che quella donna, la quale ella sapeva ch’era discretissima e d’ottimo giudicio, l’amava estremamente, subito imaginò che costui fosse il più bello e ’l piủ savio e ’l più discreto ed in somma il più degno uomo da esser amato, che al mondo si trovasse; e cosi, senza vederlo, tanto fieramente se ne innamorò, che non per l’amica sua ma per sė stessa cominciò a far ogni opera per acquistarlo, e farlo a sè corrispondente in amore: il che con poca fatica le venne fatto, perchè in vero era donna più presto da esser pregata, che da pregare altrui. Or udite bel caso. Non molto tempo appresso occorse che una lettera, la qual scrivea questa ultima donna allo amante, pervenne in mano d’un’altra pur nobilissima, e di costumi e di bellezza rarissima, la qual essendo, come è il più delle donne, curiosa e cupida di saper secreti, e massimamente d’altre donne, aperse questa lettera, e leggendola, comprese ch’era scritta con estremo affetto d’amore; e le parole dolci e piene di foco che ella lesse, prima la mossero a compassion di quella donna, perchè molto ben sapea da chi veniva la lettera ed a cui andava; poi tanta forza ebbero, che rivolgendole nell’animo, e considerando di che sorte doveva esser colui che avea potuto indur quella donna a tanto amore, subito essa ancor se ne innamoró; e fece quella lettera forse maggior effetto, che non averia fatto se dal giovane a lei fosse stata mandata. E come talor interviene, che ’l veneno in qualche vivanda preparato per un signore ammazza il primo che ’l gusta, così questa meschina, per esser troppo ingorda, bevvè quel veneno amoroso che per altrui era preparato. Che vi debbo io dire? la cosa fu assai palese, ed ando di modo, che molte donne, oltre a queste, parte per far dispetto all’altre, parte per far come l’altre, po-