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108 | il cortegiano |
lenza, prima che veduta l’abbia, vedendola poi assai mi è
mancata, e di gran lunga restato son ingannato di quello
ch’io estimava; e ciò d’altro non è proceduto che dall’aver
troppo creduto alla fama, ed aver fatto nell’animo mio un
tanto gran concetto, che, misurandolo poi col vero, l’effetto,
avvenga che sia stato grande ed eccellente, alla comparazion
di quello che imaginato aveva m’è parso piccolissimo. Così
dubito ancor che possa intervenir del Cortegiano. Però non
so come sia bene dar queste aspettazioni, e mandar inanzi
quella fama; perchè gli animi nostri spesso formano cose
alle quali impossibil è poi corrispondere, e così più se ne perde
che non si guadagna. — Quivi disse messer Federico: Le cose
che a voi, ed a molt’altri riescono minori assai che la fama,
son per il più di sorte, che l’occhio al primo aspetto le può
giudicare; come se voi non sarete mai stato a Napoli o a Roma,
sentendone ragionar tanto imaginarete più assai di quello
che forse poi alla vista vi riuscirà; ma delle condizioni degli
uomini non intervien così, perchè quello che si vede di
fuori è il meno. Però se ’l primo giorno, sentendo ragionare
un gentiluomo, non comprenderete che in lui sia quel valore
che avevate prima imaginato, non così presto vi spogliarete
della buona opinione come in quelle cose delle quali l’occhio
subito è giudice, ma aspettarete di dì in dì scoprir qualche
altra nascosta virtù, tenendo pur ferma sempre quella impressione
che v’è nata dalle parole di tanti; ed essendo poi questo
(come io presuppongo che sia il nostro Cortegiano) così
ben qualificato, ogn’ora meglio vi confermarà a creder a quella
fama, perchè con l’opere ve ne darà causa, e voi sempre
estimarete qualche cosa più di quello che vederete.
XXXIV. E certo non si può negar che queste prime impressioni non abbiano grandissima forza, e che molta cura aver non vi si debba; ed acciò che comprendiate quanto importino, dicovi che io, ho a’ miei dì conosciuto un gentiluomo, il quale, avvenga che fosse di assai gentil aspetto e di modesti costumi, ed ancor valesse nell’arme, non era però in alcuna di queste condizioni tanto eccellente, che non se gli trovassino molti pari, ed ancor superiori: pur, come la sorte sua volse, intervenne che una donna si voltò ad amarlo fer-