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terza parte principale – 7 (1451a, 36 - 1451b, 32) 257

della tragedia parla bene, non sarà male che apriamo il parer nostro intorno a questa materia.

Ora noi, generalmente parlando, dividiamo tutti i poemi in quattro parti: e sotto la prima constituiamo la comedia, sotto la seconda l’epopea, sotto la terza la tragedia, sotto la quarta: ode, epigrammi, elegie, canzoni e simili poemi brievi e varii. E ne’ poemi di ciascuna di queste parti s’impongono i nomi alle persone altramente che non si fa ne’ poemi dell’altre. Percioché nella comedia, la quale è poesia che fedisce l’universale, intendendo massimamente della comedia nuova, s’impongono tutti i nomi imaginati dal poeta a suo senno, conciosia cosa che egli non possa, essendo l’azzione privata soggetto della comedia, essere riprovato per falsario dall’istoria o dalla fama, come è stato detto. Ma dee nondimeno riguardare il poeta in far ciò all’usanza del luogo e del tempo dove e quando finge l’azzione essere avenuta, accioché i nomi non sieno fuori dell’usanza del predetto luogo e tempo; come se fa, pogniamo, che l’azzione sia avenuta in Atene nel tempo che si viveva a commune sotto la religione pagana, non si partirà da’ nomi allora e quivi usati: Cremete, Panfilo, Filomena e simili; il che fu diligentemente osservato da Giovanni Boccaccio nelle sue novelle, imponendo i nomi alle persone, l’azzione delle quali quivi si narrano, secondo i paesi e le stagioni; io non parlo ora de’ nomi delle sette donne e de’ tre giovani uomini li quali introduce a raccontare le novelle, perché se ne parlerà poi. E è da sapere che anche in comedia s’introducono cose senza anima per prosopopea a favellare, alle quali non si muta nome, come appresso Aristofane Πλοῦτος καὶ Πενία. Ma nell’epopea, la quale è contenuta dalla seconda parte, e è di cose avenute quanto è alla notizia che s’ha sommariamente dell’azzione, e è di cose possibili ad avenire quanto è alle vie e a’ mezzi particolari per riempiere e condurre a fine quella azione, poiché sono ignorati, s’impongono i nomi alcuni veraci e conosciuti per istoria o per fama, e alcuni imaginati e trovati dal poeta secondo il piacer suo. E perché l’azzione è reale, né può essere reale se non si sa ancora a quale re sia avenuta, si prendono i nomi di quel re e di quelle persone che per istoria o per fama si sa nominatamente essere stati suoi famigliari o avere avuta parte